Treni veloci Catania-Palermo e lunga percorrenza a rischio nel 2016.
“Prendiamo atto dell’impegno dimostrato da Trenitalia a risolvere nell’immediato la mobilità sull’asse Catania-Palermo. Approntando inizialmente una coppia di treni veloci e successivamente con l’elaborazione dell’offerta di 7 coppie treni che dal 3 maggio copriranno, con partenza cadenzata ogni due ore, la mobilità tra le due Città Metropolitane”.
Esordisce così una nota a firma di Giosuè Malaponti, responsabile Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer, che aggiunge: «Ribadiamo all’assessore Pizzo che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario del giugno 2013, cosa che è stata fatta ma con una sola coppia di treno che impiegava 3 ore e 19 minuti non rispettando i tempi di percorrenza previsti in 2 ore e 45 minuti dichiarati e sottoscritti nel CIS “Contratto Istituzionale di Sviluppo” firmato il 28/02/2013 tra il governatore Crocetta, il Ministero dei Trasporti, Rete Ferroviaria Italiana e Ferrovie Italiane».
Poi qualche precisazione: «I treni utilizzati sono i “Minuetto”, cofinanziati con l’accordo attuativo dell’ aprile 2004, a fronte di una spesa complessiva di 153 milioni di euro, di cui 46 quale co-finanziamento da parte della Regione Siciliana e di 107 milioni di euro da parte di Trenitalia S.p.A., quindi parliamo di treni che hanno già circa 10 anni di servizio e che sono stati rimpiazzati con la nuova livrea “Jazz” di Trenitalia».
Secondo il comitato occorre inoltre cambiare il tipo di materiale rotabile, almeno per il primo treno in partenza da Catania, visto il sovraffollamento tra Enna e Caltanissetta. E sarebbe consigliabile spostare la partenza dei treni delle ore 5.28 alle ore 5.00 come avviene sui primi treni del mattino nella Messina-Palermo.
Infine si chiede alla Regione Siciliana di voler intervenire sui treni a lunga percorrenza da e per il nord, a rischio a partire dal 2016. « Chiediamo un intervento urgente da parte delle Istituzioni regionali presso il ministero dei trasporti per sollecitare le procedure a garanzia della Continuità Territoriale della Sicilia», è la richiesta del comitato.
Redazione da Comunicato stampa