SANTO STEFANO DI CAMASTRA – L’autobus delle 6,05 non arriva, ad attenderlo una ventina di passeggeri. Da ieri era stato soppresso
Gravi disagi e momenti di tensione ieri a Tusa e Santo Stefano di Camastra. Una ventina di persone che avrebbero dovuto prendere l’autobus della Sais delle 6,05 che quotidianamente collega Palermo a Messina sono rimaste appiedate in quanto il mezzo non è transitato.
Vana è stata l’attesa di chi, per motivi vari (studio, lavoro, visite mediche) doveva raggiungere il capoluogo della provincia. Dopo un po’ di tempo, qualcuno ha pensato bene di telefonare direttamente alla Sais per conoscere i motivi del ritardo dell’autobus e si è sentito rispondere che da ieri il servizio è stato soppresso.
Ciò ha scatenato, ovviamente, la reazione di quanti erano in attesa, messi in seria difficoltà anche e soprattutto perché la decisione è stata assunta senza alcun preavviso. Nessuno conosce i motivi di tale decisione della ditta che, sicuramente, provocherà tanti disagi ai cittadini di un vasto comprensorio, che comprende pure i comuni più “interni” di Motta d’Affermo, Pettineo, Castel di Lucio, che quotidianamente si servono del mezzo di trasporto che, partito da Palermo, “esce” a Tusa, percorre la strada statale 113 fino a Santo Stefano di Camastra e pi rientra sulla A20 per raggiungere Messina.
Molti degli astanti hanno sfogato la loro rabbia anche con il pianto, sia perché avrebbero necessariamente dovuto raggiungere Messina (c’era tra loro una donna in gravidanza che doveva recarsi nella Città dello Stretto per degli esami clinici). Adesso, si spera che, principalmente con l’intervento delle istituzioni locali, la Sais ci “ripensi” e ripristini un servizio di fondamentale importanza.
Nicola Arrigo