SANT’ANGELO DI BROLO – No alla tassa di soggiorno, si al ”bonus di benvenuto”
Tassa di soggiorno? No grazie! A Sant’Angelo di Brolo, al posto di un nuovo balzello introdotto già in diversi comuni a vocazione turistica, l’amministrazione comunale guidata da Basilio Caruso va in controtendenza e propone il “Bonus di benvenuto”. Infatti a chi sceglierà di soggiornare in una delle strutture ricettive presenti nel piccolo centro collinare dei Nebrodi, che dista appena 7 minuti dal mare e dallo svincolo autostradale, con la presenza di un enorme patrimonio storico e architettonico, il comune offrirà la cena della prima sera.
“Fermo restando che ognuno ha il diritto di autodeterminarsi – ha afferma il sindaco Caruso – trovo iniqua la tassa di soggiorno, perché le strutture ricettive pagano già le tasse e perché la presenza di turisti è occasione di sviluppo e di ricchezza per tutto il sistema produttivo locale. Così, anche per confermare il grande senso di ospitalità che è nel dna dei miei concittadini, vogliamo dare un incentivo tangibile a chi sceglie Sant’Angelo di Brolo per trascorrere le vacanze. Abbiamo una infinità di beni culturali da visitare, chiese, conventi, musei e una torre saracena. A ciò aggiungiamo un’ottima cucina casalinga, che fa uso di prodotti del luogo per la preparazione di piatti unici con alimenti naturali, come i maccheroni con il sugo di maiale e le grigliate cotte alla brace.
E poi, sempre in tema di gusto, la possibilità di apprezzare il salame Sant’Angelo, l’unico in Sicilia ad avere il marchio Igp, l’olio extra vergine di oliva da agricoltura biologica, frutta secca e agrumi, dolci tipici. A questo – conclude Caruso – uniamo, per gruppi di turisti, la possibilità di organizzare laboratori del gusto, con degustazioni gratuite e illustrazioni video sulle produzioni locali. Il tutto racchiuso in una verde vallata lussureggiante di rara bellezza”.
Con propria deliberazione, su proposta del sindaco, la giunta comunale di Sant’Angelo di Brolo, ha deliberato poi il sostegno all’iniziativa promossa dall’Anci, per la difesa del mare e delle coste dell’Isola, contro le trivellazioni nel Canale di Sicilia.
Redazione