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SANT’AGATA MILITELLO – Diocesi di Patti. Prima riunione equipe diocesana di Pastorale Familiare.

SANT’AGATA MILITELLO – Diocesi di Patti. Prima riunione equipe diocesana di Pastorale Familiare.
Marzo 29
08:01 2021

Proprio nell’Anno della Famiglia Amoris Laetitia, voluto da Papa Francesco ed aperto ufficialmente il 19 marzo scorso (si concluderà il 26 giugno 2022, quando a Roma si terrà il decimo incontro mondiale delle famiglie), nella diocesi di Patti si avvia l’attività della Pastorale Familiare. 

Nei locali della parrocchia “Sacro Cuore” di Sant’Agata Militello, infatti, si è svolta la prima riunione della “neonata” equipe diocesana di Pastorale Familiare, presieduta dal nostro vescovo monsignor Guglielmo Giombanco.

Lo stesso non ha nascosto la propria felicità “perché, finalmente, comincia a realizzarsi un mio grande desiderio, convinto che la famiglia, intesa non solo come coppia ma comprendente anche figli e nonni, debba essere al centro di ogni attività pastorale”.

Responsabili dell’equipe sono i coniugi Angelo Morabito e Patrizia Caliò di Capo d’Orlando, mentre la guida spirituale è affidata a don Calogerino Tascone.

Si è trattato di un primo incontro di conoscenza, per gettare le basi del Grande servizio” da svolgere. “Avevo intenzione di iniziare già lo scorso anno – ha precisato il vescovo – ed avevo pensato ad un incontro di spiritualità per le famiglie a Tindari, che, però, non si è potuto realizzare per il lockdown”.

Monsignor Giombanco ha anticipato che, a breve, l’equipe si arricchirà di altri componenti (una coppia di nonni ed una cosiddetta “irregolare”) ed ha specificato gli obiettivi principali che, specie in questa prima fase, vanno perseguiti: “Percorsi di spiritualità familiare, aventi al centro l’Esortazione di Papa Francesco “Amoris Laetitita”, il coinvolgimento delle famiglie per vicariati e parrocchie; un servizio di informazione, di consiglio e di mediazione legato alla pastorale familiare e a disposizione delle coppie in crisi o delle persone separate”.

“Perché – ha rimarcato monsignor Giombanco – la Chiesa è madre e non abbandona nessuno. Anzi, come in una famiglia, quando c’è un figlio in difficoltà, riversa su di lui maggiore attenzione e amore”.

“Saranno coinvolte anche le famiglie “irregolari”– ha aggiunto ancora – e quelle monoparentali. Il metodo che sarà adottato non sarà quello delle conferenze, ma quello dell’esperienza e della fede incarnata, per proporre, primariamente, itinerari di spiritualità, perché bisogna andare sempre alla fonte”. 

Come prima “attività”, i componenti dell’equipe saranno chiamati a riflettere e ad avanzare proposte sia sul contesto e le sfide sulla famiglia, sia sulle prospettive pastorali.

L’incontro si è concluso affidando ogni attività all’azione dello Spirito Santo e alla Vergine Santa e con lo scambio degli auguri per l’imminente Pasqua.

Nicola Arrigo

 
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