SAN PIERO PATTI – “Palesemente travisate le mie parole”: Alfonso Schepisi replica al sindaco Trovato sulle dimissioni di Graziella Ardiri
Rinviata da tempo in favore di altri punti prioritari, per la prima volta, durante l’ultimo Consiglio comunale si è presa in esame la discussione circa la revoca dell’assessore Graziella Ardiri.
Ripercorrendo a ritroso la vicenda, il sindaco Trovato, come si evince dalla delibera sindacale del 9 ottobre, aveva revocato la dott.ssa Ardiri – con delega in passato anche al Bilancio- a seguito della sua paradossale condivisione delle dichiarazioni e delle posizioni espresse in aula consiliare dal gruppo indipendente “Orgoglio, Impegno e Libertà”, capeggiato da Salvatore Bongiovanni e formato anche da Alfonso Schepisi, Mario La bella e adesso anche dalla Ardiri.
«Paradossali in quanto tali critiche all’Amministrazione, afferma il primo cittadino, sarebbero autocritiche e lesive dell’operato stesso della Ardiri imputata, quindi, non da me ma dal suo stesso gruppo e dal presidente del Consiglio Alfonso Schepisi, quale responsabile della mancata approvazione del bilancio 2014 nei tempi adeguati.»
Ciò si evincerebbe da due missive che il sindaco cita e che Schepisi ha inviato al nuovo assessore al Bilancio, Salvatore Taranto, nello scorso mese di Luglio. Tale situazione, pertanto, avrebbe determinato la mancanza di fiducia da parte dell’esecutivo tutto e rese non appianabili le divergenze politiche sorte, tanto da costringere la Trovato a revocare l’incarico affidatole nel maggio 2012.
Il sindaco ha pertanto identificato proprio nei suddetti soggetti i “carnefici” ed i responsabili della fuoriuscita dalla Giunta della Ardiri.
L’ex assessore ha rotto il prolungato silenzio tramite un documento nel quale ha spiegato, con dovizia di particolari, date ed episodi specifici, le motivazioni che l’hanno spinta ad abbandonare il gruppo politico dell’ex maggioranza “Noi per San Piero”: «ho sempre operato con spirito di abnegazione e massimo impegno, pur molto spesso esclusa da riunioni e decisioni prese a mia insaputa. Per quanto riguarda il Bilancio, mi preme chiarire che ho votato favorevolmente tale schema perché esso è stato in un certo qual modo vissuto e subito anche dalla sottoscritta in quanto assessore al ramo dal giugno 2013, eredità del mio predecessore Aldo Schepisi. Accettai tale la delega in funzione della promessa, fattami dalla Trovato, di assolverla solo fino a settembre dello stesso anno. Promessa mai mantenuta e pertanto già nel gennaio 2014 sollecitai gli uffici finanziari a predisporre con urgenza gli atti ed avere una prima bozza di bilancio. Tale bozza mi venne consegnata dal ragioniere comunale nei primi giorni di aprile ed il 30 aprile- posso affermare- che il bilancio era quasi definitivo. Il 7 maggio, insieme agli uffici valutammo l’opportunità di abolire la TASI e parlammo anche del piano dei rifiuti. Il 18 giugno era pronto per essere approvato dalla Giunta anche il regolamento IUC ma il sindaco mi chiese di “temporeggiare” per farlo controllare ad un suo esperto; io pero non fui mai invitata alle riunioni e mai mi fu più sottoposto. Avendo fiducia nel primo cittadino ed in prospettiva della nomina del nuovo assessore accettai la situazione. Da lì un susseguirsi di ritrosie nei miei confronti, come ad esempio la mia enfatizzata assenza, per motivi personali ed annunciata da tempo all’esecutivo, alla riunione di giunta per votare la non applicazione della TASI oppure l’ultimatum a scegliere se dimettermi da assessore o consigliere dopo aver espresso vicinanza al gruppo indipendente. L’epilogo è noto a tutti. Posso affermare, inoltre, che le sbandiera libertà ed autonomia cosicché come gli elogi pubblici che la Trovato mi elargiva erano solo di facciata, in quanto lei ha sempre voluto primeggiare a tutti costi per paura di perdere la leadership, dimenticando che la democrazia ha valori ben diversi e che i rapporti e la collaborazione con tutti i gruppi consiliari sono alla base dell’attività politica».
«Rispetto ma non posso condividere la decisione e le dichiarazioni dell’ex assessore Ardiri, la quale mai mi aveva espresso malcontento o lamentele durante gli anni del suo incarico, il quale a mio giudizio è stato sempre ben gestito e mai ostacolato in alcun modo» è quanto dichiarato dal sindaco Trovato.
Il Presidente del Consiglio Schepisi ha così commentato le accuse rivoltegli dal sindaco: «le mie lettere inviate agli uffici in data 19 e 30 luglio 2014, così come anche il documento letto in Consiglio da Mario La Bella, come sempre sono stati palesemente travisati dalla Trovato. Le missive, la prima un sollecito e la seconda una risposta a Taranto, mai potevano essere pensate per l’ex assessore Ardiri ma bensì erano esclusivamente dirette all’assessore al Bilancio in carica e di riscontro a sue precedenti richieste. Io sapevo che il previsionale era quasi pronto perché la Ardiri aveva lavorava da tempo su di esso; era la superficialità da parte dell’esecutivo che andava evitata. A chi potevo rivolgermi se non all’assessore Taranto al quale, nell’ultima lettera di fine luglio chiedevo risposte concrete e non affidate ad una serie di condizioni poco rassicuranti soprattutto se accompagnate dalla classica affermazione “nel più breve tempo possibile lo presenteremo”? Nessuno ha mai preteso o ipotizzato che, come risposto da Taranto nella nota di riscontro alla mia precedente, non occorressero tutti i dati per una stesura corretta e veritiera del documento: occorre proprio- scrissi- che gli uffici direttamente interessati ricevano inequivocabili direttive da parte dell’organo esecutivo del Comune e non restino in balia delle decisioni (o indecisioni) variabili nel tempo, e non solo. Siffatti comportamenti si ripercuoteranno sui cittadini anche in termini di accumulo o concentramento di scadenze; ciò va evitato. Concludevo la mia ultima lettera con l’auspicio che venisse fissata una data certa della predisposizione e conseguente esame del bilancio di previsione 2014. Pertanto, ancora una volta il sindaco ha distorto, forse involontariamente, il significato delle mie parole, cercando di far ricadere soprattutto sulla mia persona la sua scelta di revoca dell’assessore Ardiri, celando invece i reali motivi».
Non si placano quindi le polemiche tra il primo cittadino ed il Presidente del Consiglio ing. Aldo Schepisi.
La comunità sampietrina, inerme dinnanzi a tutto ciò, non può che augurarsi piuttosto quella stabilità politica persa oramai da tempo; una Giunta definitiva ed una reale e laboriosa collaborazione tra i vari gruppi consiliari sampietrini.
Servizio di Sara Gaglio