SAN PIERO PATTI – Il Messico nel cuore dello scultore Milo Floramo: “grazie a chi ha reso indimenticabile il mio viaggio”
“Un’esperienza indimenticabile che mi ha regalato un implemento di conoscenze umane, professionali, culturali ed artistiche: è questo l’immenso bagaglio che riporto con me in Italia dal mio viaggio in Messico”. A parlare, ancora visibilmente emozionato e con lo sguardo carico di ricordi di quei luoghi e volti, è lo scultore sampietrino Milo Floramo, da pochi giorni rientrato da un’esperienza che – a suo dire – ha rappresentato per lui, come uomo e come artista , un momento davvero unico.
Che sia la verità lo si intuisce bene dal fiume di parole e dai dettagliati racconti di quasi un mese di vita trascorsa a Zacates presso il laboratorio di scultura dell’Istituto Culturale Zacatecano “Ràmon Lopez Velarde” dove – dal 19 novembre al 9 dicembre 2015 – Milo Floramo è stato l’artefice di un workshop di scultura su marmo zacatecano in stretta collaborazione con l’amico collega Iván Leaños.
Il progetto – frutto del gemellaggio artistico tra Italia ed Messico rappresentate per l’occasione da Milo e Iván – ha raggiunto in pieno gli obiettivi prefissati: l’acquisizione, da parte dei vari artisti messicani partecipanti delle tecniche italiane di lavorazione del marmo e la promozione della lavorazione delle diverse rocce che si trovano nel territorio di Zacatecas. Un primo seminario che ha registrato la presenza di dieci scultori che, a fine corso, hanno realizzato le varie opere adesso esposte presso l’Istituto dove ne è stata installata anche una creata dal maestro siciliano. Milo, durante la sua presenza in Messico, ha anche partecipato con i suoi lavori a diverse mostre – collettive e personali – attualmente aperte.
“ Sono pienamente soddisfatto di questo progetto internazionale che ha rappresentato per me un’importantissima quanto proficua opportunità di scambio, crescita e valorizzazione delle arti e della cultura tra due mondi connessi in nome del comune amore per la scultura. Il workshop di formazione nel quale, con onore, ho ricoperto il ruolo di insegnante ed “ambasciatore” della scultura italiana all’estero ha arricchito non solo me ma anche chi ha partecipato attivamente a questo grandioso progetto. Il Messico, Paese che punta sulla formazione artistica e sulla promozione di eventi volti alla valorizzazione delle arti in genere, è una terra incantata che mi ha completamente conquistato sia per le sue innegabili bellezze architettoniche e paesaggistiche che per il calore umano e l’ospitalità della gente che mi ha accolto con grande cortesia ed interesse. Nell’esprimere la mia soddisfazione per i risultati artistici e professionali raggiunti, tengo a ringraziare lo scultore Iván Leaños; l’intero ’Istituto Culturale Zacatecano “Ràmon Lopez Velarde; le autorità locali; i miei allievi; la stampa e le radio che si sono interessate alla mia persona e all’evento e quanti hanno contribuito alla buona riuscita del progetto. A loro un saluto, che non rappresenta di certo un addio ma solo un arrivederci a presto in quanto posso già annunciare un mio ritorno in Messico nel 2016 al fine di proseguire ed ampliare il percorso tracciato con questo mio primo viaggio”.
Sara Gaglio