SAN PIERO PATTI – Il gruppo AGESCI “Padre Carmelo Apostolato” in udienza da Papa Francesco
Sabato scorso, tra i centomila Scout arrivati a Roma da tutto il Paese per incontrare, in udienza privata, il Santo Padre c’erano anche loro: 11 lupetti, 9 Guide ed Esploratori e 12 Capi del gruppo AGESCI San Piero Patti 1 “Padre Carmelo Apostolato” .
Ragazzi, dagli 8 ai 16 anni accompagnati da adulti, che partiti venerdì 12 hanno affrontato lunghe ore in treno carichi di quella gioia e speranza, che li ha sempre contraddistinti in ogni loro iniziativa, per vivere un’avventura che di sicuro li accompagnerà per tutta la vita: conoscere il Santo Padre.
Un viaggio nel quale i giovani scout sampietrini hanno condiviso e si sono confrontati anche con tutti quegli altri ragazzi che, come loro, hanno scelto di essere guide e scout cattolici e di agire, pertanto, orientando le loro azioni a quei valori e dettami che da sempre caratterizza l’associazione: fratellanza; altruismo e solidarietà.
In Piazza S. Pietro i fazzolettoni colorati hanno atteso, tra canti e preghiere fin dall’alba, l’arrivo di Francesco per quello che – secondo gli organizzatori – è stato il più grande raduno scout in Vaticano.
Una folla umana è poi esplosa, alle 11:30 di sabato 13, alla vista del Papa: “vogliamo una chiesa semplice, pura e pronta a curare le ferite”, questo il messaggio dei giovani a Bergoglio che, dal canto suo, ha affidato agli scout la missione di essere “ponti laddove c’è l’abitudine a creare muri”.
Il Santo Padre ha poi aggiunto : “associazioni come la vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori. Sono certo che l’Agesci può apportare nella Chiesa un nuovo fervore evangelizzatore e una nuova capacità di dialogo con la società. Vi raccomando, infine, che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede, ma che in molti casi non frequentano, perché, pur svolgendo là il loro servizio, provengono da altre zone”.
Tra gli scout presenti sul sagrato anche diversi ragazzi malati o diversamente abili che hanno donato al Papa i loro foulard e con i quali Francesco si è soffermato tra “selfie”, abbracci e benedizioni che hanno commosso la folla intera.
Un viaggio che ha galvanizzato e confortato gli Scout di tutta Italia a proseguire, con fede, la loro missione e che ha permesso loro anche momenti di svago in una delle città più belle al mondo.Il bagaglio dei giovani sampietrini, rientrati in paese proprio in queste ore, è adesso davvero notevolmente più carico di momenti ed esperienze altamente formative ed indelebili.
Sara Gaglio