SAN PIERO PATTI – Condannato a 16 mesi di reclusione ex consigliere comunale per falsa testimonianza
Ieri 13 dicembre, dinanzi al Dott. Mandanici, Giudice monocratico del Tribunale di Patti (Pubblico Ministero l’Avv. Tiziana Brancato) si è concluso l’altro troncone della causa col rito ordinario relativa ai fatti avvenuti durante l’adunanza del Consiglio Comunale di San Piero Patti del 29 novembre 2007.
In base al dispositivo della sentenza, il Giudice ha dichiarato caduto in prescrizione il delitto di calunnia contestato all’allora capo gruppo della compagine di maggioranza “ Noi per San Piero Unito” ( oggi vice sindaco ) Salvatore Taranto in danno a Giuseppe Forzano ( al tempo capogruppo di minoranza ) ed ha assolto gli ex colleghi Gino Gulino e Rosario Corica, perché il fatto non costituisce reato, dall’imputazione di falsa testimonianza non essendo stato provato il dolo della loro condotta giacchè essi potevano essere stati tratti in inganno , dall’erronea verbalizzazione del segretario comunale , quando avevano affermato di avere sentito pronunziare frasi offensive dallo stesso Giuseppe Forzano.
A Gino Gulino, che aveva anche testimoniato che in quel frangente il Sindaco Ornella Trovato si trovava in aula – circostanza dimostratasi non veritiera – e’ stata però inferta la condanna a 16 mesi di reclusione oltre che al risarcimento del danno a favore del Forzano che si era costituito parte civile assistito dall’Avv. Franco Barbera.
L ’ordine del giorno della seduta predetta che ha generato una serie di procedimenti penali a carico di numerosi soggetti prevedeva la discussione delle dimissioni di un Assessore comunale ed il licenziamento di un altro. Durante il corso della seduta, scaturì un vivace scambio di battute proprio tra Salvatore Taranto e lo stesso Giuseppe Forzano, a seguito del quale il primo querelò il secondo asserendo che costui lo aveva offeso, attribuendogli “interessi personali per ingraziarsi il sindaco” Ornella Trovato.
In prima battuta Forzano venne condannato dal Giudice di Pace per ingiuria, in seguito , però, la Cassazione e la Suprema Corte lo mandò assolto, riconoscendo che il contesto era stato quello di una vivace contestazione di natura politica.
In quel processo, a carico di Giuseppe Forzano, testimoniarono numerose persone, tra le quali, anche il primo cittadino di San Piero Patti Ornella Trovato che giuro’ di aver udito esattamente le parole ingiuriose pronunziate dal capogruppo Forzano. La stessa, inoltre, affermo’ di essere stata presente alla discussione.
A distanza di tempo, però, venne ritrovata una registrazione audio integrale della seduta consiliare (seguita successivamente da un’altra perfettamente identica) dalla quale e’ stato dedotto non solo che quelle parole offensive non furono mai pronunziate ma anche e comunque che il sindaco Trovato non era presente in aula al momento dei fatti.
Su denunzia circostanziata del Forzano, vennero tratti a giudizio il consigliere Salvatore Taranto per calunnia; il Segretario comunale per falsità in attestazione; la Trovato ed i consiglieri Rosario Corica e Gino Gulino per falsa testimonianza. Sindaco e Segretario scelsero il rito abbreviato, in esito al quale il primo cittadino sampietrino venne condannata a 16 mesi di reclusione (condanna confermata dalla Corte di Appello) mentre il Segretario venne assolto per insufficienza di prove sul dolo, fermo restando che le sue annotazioni in verbale erano difformi dal vero.
Rosario Corica era difeso dall’Avv. Marilena Bonfiglio mentre Taranto e Gulino dall’Avv. Salvatore Taranto.
Sara Gaglio