RACCUJA – “La Banda e i suoi Solisti”: penultimo appuntamento con le “Note di Primavera” (di Elena Favazzo)
Domenica 5 giugno, per il penultimo appuntamento con le “Note di Primavera”, la Banda musicale C. Spanò di Raccuja ha regalato ai tanti spettatori riunitisi presso l’Auditorium comunale, uno dei concerti più belli di sempre. I brani selezionati in programma hanno divertito e entusiasmato la sala gremita.
Tema della serata è stato “La Banda e i suoi Solisti”: alcuni dei componenti dell’organico si sono infatti distinti individualmente, delineando con tratti nitidi e suoni corposi formidabili camei. Sette i brani in coda.
Pezzo d’apertura è stato la marcia del patriottico compositore americano H. Fillmore, la squillante e ridondante “Americans We”. La tromba di Marco Faranda, il sax alto di Lorena Cappadona e il flauto di Lorenza Mastrantonio, sono stati esaltati dal brano “Concertino” del compositore belga recentemente scomparso Andrè Waignein, celebre per aver rivoluzionato il repertorio da solista per la banda da concerto. Ha catapultato in una dimensione onirica il flauto di una vertiginosa Giorgia Aquilia, che con abilità maestrale si è cimentata nel brano “Concertino op. 107” di C. Chaminade, pezzo estremamente impegnativo dal punto di vista tecnico ed espressivo.
La Banda ha poi eseguito “Serenade op. 22c” di D. Bourgeois, brano scritto dallo stesso compositore inglese per il proprio matrimonio. Nel brano “Rhapsody for Euphonium” di J. Curnow, Marco Salpietro ha incantato con il suono caldo e avvolgente del suo eufonio. È poi toccato alle giovani flautiste Veronica Cocivera e Ester Bonannella cimentarsi nel brano “Twinkling Flutes” di R. Comello, in un gioco di dialogo morbido e fluido. Con “First Suite for Band”, brano in quattro movimenti del compositore americano Alfred Reed, la banda C. Spanò ha salutato il pubblico in modo spettacolare, conquistando di diritto la standing ovation.
È ormai evidente come l’organico diretto dal Maestro Antonio Leone abbia alzato il tiro: le numerose esperienze musicali affrontate in questi anni, in ambito di concorso e non, e il recente dialogo sempre aperto con l’Associazione nebroidea Pentamusa, hanno contribuito a rendere i musicisti della Banda sempre più ambiziosi, tesi alla continua ricerca di soddisfazioni artistiche e personali.
Al termine del concerto, un orgoglioso ed emozionato Maestro Leone ha dedicato la performance agli anziani genitori, suoi “instancabili sostenitori”, e ha inoltre rivolto parole di ringraziamento ai «genitori dei numerosi ragazzi che compongono l’organico, senza i quali tutto questo non sarebbe possibile». Il neo presidente Carmela Palazzolo ha sottolineato l’evidente crescita musicale dell’organico: «Ormai è chiaro che non siamo più una semplice banda: siamo un’orchestra!».
Fiore all’occhiello dell’intera comunità raccujese, l’amore per la musica promosso e divulgato da ogni membro e sostenuto con passione, si concretizza nel successo riscosso dai musicisti e nei sacrifici ripagati dalle famiglie: Marco Salpietro, Presidente dell’Associazione musicale Pentamusa, e Giorgia Aquilia, giovane talento che a soli 15 anni ha conseguito la licenza musicale presso il Conservatorio Corelli di Messina, sono solo alcuni degli strumentisti che hanno intrapreso un percorso di studio musicale professionistico presso i conservatori dell’isola, e facenti parte tra l’altro della pluripremiata Orchestra Pentamusa diretta dal Maestro Salvatore Crimaldi, che domenica 12 giugno si esibirà presso il Castello Branciforte di Raccuja. Il bouquet di eventi musicali “Note di primavera” promossi dall’Associazione bandistica si concluderà quindi con un imperdibile appuntamento e con un ospite d’eccezione, il flautista di fama internazionale M° Stefano Parrino.
Elena Favazzo