RACCUJA – Giù le mani dalla Casa di Riposo “Madonna del Carmelo” (di Elena Favazzo)
Sembra che si sia finalmente giunti all’epilogo della sconcertante vicenda che ha visto quale protagonista la Casa di Riposo “Madonna del Carmelo” del piccolo centro nebroideo di Raccuja. Con la Determina n.39/2016 del Responsabile dell’area tecnica era stato dato l’ultimatum alla ditta che dal 21 ottobre 2015 aveva ottenuto la gestione provvisoria della struttura.
Lo scorso 22 gennaio 2016 la comunità raccujese aveva assistito all’allontanamento, si sperava temporaneo, di alcuni degli ospiti della struttura, la cui gestione era stata affidata alla ditta “Villa d’Argento s.r.l.”. Prelevamento immotivato, portato a termine nella giornata di sabato 23 gennaio, e da allora non c’erano più luci all’interno del grande salone, dalle cui vetrate era possibile scorgere gli anziani soliti a guardare la tv, chiacchierare, sostare sui divani o le poltrone, gettando uno sguardo curioso per trarre una certa rassicurazione dalla presenza di questi amici che avevano trovato qui la loro nuova casa, coltivando abitudini e rapporti sociali.
Le famiglie degli ospiti della Casa di Riposo erano state improvvisamente contattate ed informate del fatto che a causa di infiltrazioni d’acqua, nell’interesse degli stessi familiari e degli anziani, questi ultimi sarebbero stati trasferiti temporaneamente in altra sede gestita dalla medesima ditta.
La poca chiarezza circa il prelevamento ed il mancato coinvolgimento in tale operazione degli organi amministrativi locali, aveva destato le prime preoccupazioni. Il 22 gennaio l’Ing. Nunziato Chiofalo aveva effettuato il sopralluogo della struttura «a seguito di segnalazioni degli operatori addetti alla gestione della casa di riposo, che evidenziavano il verificarsi di infiltrazioni provenienti dall’ultimo piano dell’edificio», come riportato dalla Determina. Esclusa l’inagibilità della struttura, su suggerimento del Dirigente dell’area tecnica, il Sindaco di Raccuja aveva emanato un’Ordinanza Sindacale con la quale si dava il via a lavori d’urgenza al fine di intervenire tempestivamente sui danni causati dalle abbondanti nevicate verificatosi nei giorni precedenti.
Il 25 gennaio è stata notificata alla società Villa d’Argento l’immotivata sospensione del servizio di gestione della Casa di Riposo, procedendo con la diffida all’immediato ripristino del servizio di assistenza presso i locali oggetto della concessione, ma come si evince dagli atti ufficiali, la ditta sembrerebbe non aver dato alcun riscontro. Allo stesso modo, con comunicazione avvenuta il 28 gennaio, alla ditta sono state contestate gravi inadempienze, cui è seguito l’avvio contestuale del procedimento di revoca dell’aggiudicazione provvisoria della concessione.
Concessi alla stessa società 3 giorni di tempo dalla notifica dell’atto per la riallocazione degli ospiti nella struttura (con la contestuale restituzione dell’immobile e di tutti gli arredi, attrezzature e suppellettili), stando a quanto riportato dalla Determina, si è dato atto «che in caso di mancata consegna delle chiavi[…] si procederà d’ufficio, alla presenza di idonei testimoni, per la reimmissione in possesso dell’immobile con tutti gli arredi, addebitando le relative spese alla ditta Villa D’Argento s.r.l.», ed inoltre «che in caso di omessa riallocazione degli ospiti si ricorrerà alla competente Autorità Giudiziaria per le conseguenti determinazioni che la stessa vorrà adottare al fine».
Tra mercoledì 2 e giovedì 3 marzo, alcuni degli ospiti sono finalmente rientrati nella Casa di Riposo nuovamente riaperta, con immenso sollievo degli stessi e dei familiari al termine di questa “diaspora”forzata. Si spera che il flusso prosegua. Innegabile è il profondo disagio psicologico e fisico causato alle vittime di questa spiacevole vicenda. Con immediata procedura d’urgenza, l’affidamento provvisorio della struttura per i prossimi 12 mesi, è stato affidato alla Cooperativa Sociale Genius di Castell’Umberto, come si evince dalla Determinazione dell’Area Tecnica dell’1 marzo.
La Casa di Riposo torna così ad essere un punto di riferimento d’eccellenza, fiore all’occhiello del paese e specchio di una comunità sana e aggregante. I vecchi proprietari lasciarono l’immobile al Comune di Raccuja vincolandolo alla sola funzione di casa di riposo per gli anziani, e a queste condizioni la struttura è attiva dal 2005. Essa ha rappresentato negli anni un baluardo dello sviluppo e della sicurezza della comunità, sia in quanto il soggiorno degli ospiti è costantemente avvenuto in un clima familiare accrescendo così il suo valore dal punto di vista umano e sociale, sia perché all’interno della struttura hanno lavorato da sempre persone del luogo, e i servizi forniti hanno generato un indotto economico per favorire le attività del territorio.
Al signor Carmelo Gorgone, ospite della struttura, persona descritta come mite, tranquilla, affabile e gentile, va il pensiero e l’affetto della comunità di Raccuja, che si stringe al dolore della famiglia per la scomparsa del proprio caro. Un crudele scherzo del destino ha voluto, infatti, che il signor Carmelo venisse a mancare in seguito ad un malore in un letto d’ospedale, appena prima di poter ricongiungersi ai suoi compagni di vita in quella che fino a poco tempo fa era stata casa sua. Al di là dalla cronaca, disturbare il viaggio di chi si appresta a raggiungere il traguardo della vita, è da condannare senza esitazione.
Elena Favazzo