RACCUJA – ”Attraversare Raccuja Camminando Insieme” con l’Arci (di Elena Favazzo)
“Attraversare Raccuja Camminando Insieme” è il progetto promosso dal Circolo Arci “13 Ottobre”, finanziato nell’ambito GAL Nebrodi Plus. Al Castello Branciforte di Raccuja il Presidente dell’Arci Raccuja Letizia Martella ha fatto gli onori di casa. Presenti il Responsabile del Piano GAL Nebrodi Plus Antonio Scorza, il Presidente del GAL Nebrodi Plus Francesco Calanna, e l’Ass. Reg. Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea Antonello Cracolici.
Un evento atteso e ben sponsorizzato, cui non è mancata la presenza delle autorità in rappresentanza dei comuni limitrofi: erano presenti il sindaco di Ucria Giuseppe Lembo, il sindaco di Floresta Nello Marzullo, il vicesindaco di Naso Giuseppe Randazzo Mignacca, e altri esponenti delle amministrazioni comunali, attività commerciali e associazioni di Raccuja, Sinagra, Ficarra. Dopo i saluti di rito, il Presidente Arci nel rievocare le radici storiche dell’atto costitutivo del Circolo Arci, riportando i nomi dei soci fondatori che da subito fissarono come obiettivo quello di promuovere iniziative turistiche per lo sviluppo del territorio, ha strappato il primo sentito applauso.
«L’interesse crescente per le nostre escursioni ci ha spinto a cogliere le opportunità date dal PSR con la misura 313 finanziata tramite il GAL Nebrodi Plus. Nell’arco di pochi anni abbiamo registrato 800 presenze giunte da diverse zone della Sicilia» ha orgogliosamente comunicato il Presidente, paragonando il progetto ad una “macchina” messa su strada, ma a cui occorre “carburante”. «Quando abbiamo organizzato la prima escursione tutto pensavamo tranne che tali escursioni potessero diventare per il Circolo attività strutturate ed organizzate, con cadenza periodica, in un più vasto contesto di promozione e programmazione turistica». Audacia, volontà, impegno, amore per il territorio, hanno permesso a questa squadra di mettere in piedi un piano convincente e valido per lo sviluppo del comune di Raccuja. Ribadendo più e più volte un “noi” fiducioso e coeso, il Presidente Martella ha voluto ringraziare tutte le attività commerciali con le quali sono stati stipulati dei contratti di partenariato, per il sostegno reciproco e la sinergia, che allo stesso modo devono essere alla base del rapporto con l’amministrazione comunale e le altre realtà associative dei paesi del comprensorio. Confermando l’impegno di attivismo associativo, il Presidente Martella ha però sottolineato che esso «non deve rimanere isolato, ma deve avanzare lungo un percorso di interconnessioni territoriali che esistono di fatto nel termine “Nebrodi”». È spettato al socio Arci Marcella Scalia il compito di illustrare i tre itinerari offerti dall’Associazione: itinerario storico-culturale sul filo della seta da Giovan Battista Mazzolo a Rinaldo Bonanno nella terra dei Branciforti; percorso lungo antichi sentieri rurali e la Trazzera Regia; percorso di acquatrekking nel torrente Mastropotamo. Ringraziamenti particolari per la socia anziana del Circolo, Maria Raccuia, il socio Peppe Barone, il Dott. Nino Gaudio per la fondamentale consulenza professionale prestata per l’ottenimento del finanziamento e all’architetto Giuseppe Scarcella per l’impronta grafica «che ha sempre dato alle nostre iniziative rendendo la comunicazione visiva esclusiva, originale, di altissimo livello».
Il progettista Giovanni Barone, socio Arci, ha definito nei dettagli il processo creativo, gli obiettivi e le strutture previste dal progetto. Anche nel suo intervento non è mancata la riflessione sulla connessione che deve intercorrere tra le varie realtà territoriali accomunate dallo stesso contesto paesaggistico e ambientale, patrimonio di tradizioni, usanze culturali ed enogastronomiche: «C’è una necessità di fare squadra, di lavorare su un progetto collettivo. Noi viviamo in una realtà dove le piccole cittadelle medievali non funzionano più! Noi non siamo un’unità isolata che vive al di fuori della realtà complessiva del territorio. O ragioniamo insieme oppure non andiamo da nessuna parte».
Il piccolo borgo rurale di Raccuja , incastonato tra il fiume Mastropotamo e la Regia Trazzera (l’autostrada dell’antichità), è stato messo al centro di un piano di valorizzazione e promozione destinato a far parte di una rete più ampia, che interconnetta le singole realtà del comprensorio. Una riflessione comune che si è tramutata in un invito, forte e consapevole, alla cooperazione che passa dallo sviluppo rurale. A tal proposito, il Presidente del GAL Nebrodi Plus Calanna: «Io credo fermamente nello sviluppo rurale, perché è finita la grande menzogna capitalistica per cui questa società poteva crescere esponenzialmente all’infinito poggiando sulla sola creazione dei servizi e la cosiddetta ingegneria finanziaria. Una mattina non soltanto la Sicilia, ma l’Italia e la vecchia Europa, si è svegliata e ha capito che questo castello di menzogna era crollato in maniera miserabile, e bisognava ripartire dalla creazione di ricchezza primaria vera! Noi nei territori rurali creiamo ricchezza, lanciando un grande messaggio di qualità e salute: c’è una possibilità di ripartenza, e ritengo che la ripartenza e lo sviluppo rurale possa trascinarsi l’economia siciliana al seguito».
L’Assessore Cracolici che da anni frequenta Raccuja in veste di “turista” (la moglie è originaria del luogo), ha condiviso con tutti i presenti il ricordo della sua partecipazione ad una delle giornate di acquatrekking organizzate dall’Arci. L’Assessore, prima di tutto amico dell’Arci Raccuja, ha incoraggiato e applaudito l’iniziativa, invitando le aziende alla cooperazione per lo sviluppo del territorio.
Nell’esporre le novità del PSR 2014-20, ha dichiarato: «Noi siamo la regione più biologica d’Europa, con oltre 250000 ettari a coltivazione biologica. Siamo la regione più pulita d’Europa almeno dal punto di vista produttivo. Ma non siamo una regione che fa della produzione del biologico un valore commerciale». La tendenza nelle concessioni delle risorse previste dalle misure di investimento per le aziende agricole, è di favorire quelle la cui maggioranza del fatturato dei prossimi anni sarà prevalentemente proveniente da prodotti certificati: «Stiamo concentrando gli aiuti verso coloro che punteranno alla qualità: è una scelta politica.
Il piano non è una scelta solo finanziaria. La Sicilia di oggi è migliore di come la raccontiamo. Nel territorio della provincia di Messina ci sono aziende straordinarie. Dobbiamo spezzare il muro della diffidenza, del fare da soli: nel mondo non basta avere qualità, il prodotto certificato, biologico, bisogna fare quantità. Noi in molti casi siamo un’agricoltura che non fa quantità. Possiamo risolvere il problema facendo solo una cosa: che questo PSR, per le misure che dovranno essere finalizzate all’investimento, invece di dare il 50% come partecipazione di investimento, alle aziende che fanno alcune tipologie di lavorazione insieme darà il 70% del contributo, per aiutare le aziende ad associarsi, a ripartirsi i costi, ad essere più competitive sul mercato. In questo momento i dati finanziari ci dicono che solo il 3,6% dei prestiti erogati dedicati all’agricoltura in Italia, riguardano la nostra regione. Eppure noi siamo i primi per la coltivazione agricola e per la produzione. È un paradosso!».
Come di consueto, la parte finale del convegno è stata dedicata agli interventi dal pubblico. Un prezioso contributo è stato fornito dal Sindaco di Ucria Giuseppe Lembo, e dal Presidente dell’Associazione “Sulle tracce del Gattopardo”, l’agronomo Piero Catena. L’occasione di scambio di idee, consigli e proposte, attentamente ascoltate e commentate dall’Assessore Cracolici, ha trasformato la giornata in un’importante momento di collaborazione collettiva finalizzata alla crescita e all’affermazione dei nostri Nebrodi.
Elena Favazzo