PIRAINO – Numerosi giovani della diocesi di Patti hanno partecipato al terzo incontro in preparazione al Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre
Numerosi giovani della diocesi di Patti hanno partecipato, nella chiesa “Maria Santissima di Lourdes” di Gliaca di Piraino, al terzo incontro, promosso dal Servizio di Pastorale Giovanile, diretto da don Giuseppe Di Martino, in preparazione al Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
L’inizio è stato ritmato dal video della canzone di Max Pezzali “Duri da battere”, cui è seguita la “lectio” del vescovo della diocesi, monsignor Guglielmo Giombanco, sulle parole pronunciate da Gesù sulla croce, e riportate dal vangelo di Giovanni, “Donna, ecco tuo figlio”. Anche stavolta, come nei precedenti due incontri (a Patti e a Santo Stefano di Camastra), monsignor Giombanco è riuscito a proporre con semplicità, ma al contempo profondità, la sua riflessione.
Tre gli aspetti “toccati”: le quattro donne ai piedi della croce, la duplice azione di Gesù (verso la Madre e verso il discepolo amato), l’accoglienza della Madre da parte del discepolo.”Le donne – ha sottolineato il vescovo – si avvicinano a Gesù dopo aver percorso un itinerario, ma tra loro e Lui c’è la croce. Per raggiungere Gesù occorre volgere lo sguardo alla croce, strumento di supplizio sublimato dall’atto d’amore di Gesù”. “Quindi – ha proseguito monsignor Giombanco – siamo chiamati a verificare il nostro legame con Gesù, un legame d’amore di cui la croce è sorgente. L’amore si sacrifica, si immola, si dona.
Dobbiamo recuperare il senso del sacrificio per amore, in un contesto sociale in cui la parola sacrificio è bandita dai modelli culturali”. le donne “stavano ai piedi della croce”: “E’ – ha spiegato il Pastore della Chiesa pattese – il punto di arrivo di un cammino, il verbo indica stabilità. E’ il cammino dell’amore, che conduce a stare radicati a Gesù. Maria è la figura della Chiesa, che giunge a Gesù attraverso un cammino di amore. Chiediamoci: il nostro cammino conduce all’incontro con Gesù ?”
“Dalla croce – ha proseguito il vescovo soffermandosi sul secondo aspetto della “lectio” – Gesù vede; il suo è uno sguardo profondo, che attrae e coinvolge. Il cammino non lo compiamo da soli, ma nella Chiesa, a cui siamo affidati come figli. In essa si realizza una relazione di appartenenza che diventa reciprocità e incontro”.
Infine, il terzo aspetto: “Il discepolo accoglie Maria nell’ora della salvezza; non è un’accoglienza nello spazio della casa, ma nel cuore. Sentirsi accolti ci aiuta ad incontrare Gesù anche nei momenti della croce”.
In conclusione, monsignor Giombanco ha dato tre “consegne”: “Intanto, la relazione con Gesù implica un cammino in cui nessuno può sentirsi arrivato. Il cammino è lo stesso di Gesù: l’obbedienza per amore. Poi occorre rimanere radicati in Cristo, con la partecipazione alla sua sofferenza, che, affrontata con amore, nasconde una fecondità. Infine, bisogna coinvolgere il cuore, l’intimità e non limitarsi ad argomentazioni umane. Chiediamoci: da chi o da che cosa è occupato il nostro cuore ?”
L’incontro si è concluso con l’adorazione eucaristica e la benedizione.
In programma ci sono altri due incontri: il primo sarà il 23 febbraio nella chiesa di “San Francesco” a Sant’Agata Militello; il secondo il 23 marzo nella chiesa della “Nostra Signora di Czestochowa” a Rocca di Caprileone. Il 21 aprile, poi, si terrà, a Torrenova, la Giornata Diocesana dei Giovani, in occasione della 55^ Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. In Quaresima, in collaborazione con gli Istituti Superiori della diocesi, saranno allestite, nelle scuole, le “Tende dell’ascolto”, per accogliere le domande e le attese dei giovani.
Il mese di giugno sarà dedicato all’”ascolto” dei testimoni della fede; è previsto, tra l’altro, un pellegrinaggio dei giovani sulle orme dei santi diocesani. Infine, l’11 e 12 agosto un gruppo di giovani della diocesi (nei giorni scorsi don Giuseppe Di Martino ha preso parte, a Roma, a la “Fiera dei Cammini”, due giorni di formazione dedicata ai pellegrinaggi per capirne il senso e anche per costruirne le basi, organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana) parteciperà, a Roma, al pellegrinaggio nazionale dei giovani con Papa Francesco.
Nicola Arrigo