Patti24

Ha un senso festeggiare la Pasqua, quando abbiamo “davanti” un mondo dilaniato, in cui il male, nelle sue variegate e subdole sfaccettature, sembra aver preso il sopravvento?
La risposta esclusivamente umana porta a dire un immediato e perentorio “no”, perché, proprio nell’anno giubilare imperniato sulla speranza, gli scenari di morte che continuano ad aprirsi davanti a noi sembrano farci perdere ogni speranza.

Ma non si può scappare, non ci si può tirare indietro, specie se guidati dalla luce della fede, perché la speranza che porta frutto è quella che fiorisce dalla fatica di portare la croce.

La fatica della malattia, della disoccupazione, del lutto, dell’educazione delle giovani generazioni, del lavoro, delle relazioni genuine; la fatica di vincere la rassegnazione che ci chiude al futuro.

Quel sepolcro vuoto, si abbia o meno il dono della fede, ha cambiato il corso e il senso della storia; quel sepolcro vuoto è la nostra speranza, perché ci apre al futuro di Dio, che fa crescere i fiori, come è scritto nella Bibbia, anche nel deserto.

Nel deserto di una vita che sembra scorrere via, appunto senza senso, quasi un cammino ineluttabile da accettare supinamente. Il sepolcro, però, non è un posto per sempre.

Auguri, allora, di poter sperimentare la gioia di vedere la luce anche oltre il buio pesto, di vivere la speranza non come illusione, ma come certezza di un “Altro” e di un “oltre” che rischiarano l’esistenza.

Il male, purtroppo, continuerà a manifestarsi e a dilaniarci, ma la speranza ci farà scorgere dei semi di luce che, “innaffiati” dall’amore, diventeranno alberi di bene. Sempre e comunque!
Auguri

Per Patti24 Nicola Arrigo