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Stasera, alle 19.45, al “PalaSerranò”, il Patti Basket contendera’ al Siracusa il titolo di campione regionale Under 17 silver.

La, squadra pattese, allenata da Marco Busco e Giovanni Cafarelli, con la direzione tecnica di Pippo Sidoti, ha centrato meritatamente l’accesso all’atto finale battendo 67-54 il Basket Gravina. È stata una partita equilibrata per 32 minuti, con gli etnei che hanno avuto in migliore approccio alla sfida, portandosi sull’8-1.

Il Patti Basket ha riordinato le idee, ha trovato buone soluzioni anche dalla distanza (principalmente con Cacciolo e La Macchia) ed è passato a condurre, sebbene il match rimanesse sul filo del l’equilibrio, spezzato, proprio sulla sirena del terzo quarto, da un canestro da centrocampo di Samuele Sidoti.

Nell’ultimo quarto il Patti Basket è “salito” fino a più 16, gestendo senza problemi il margine fino alla fine, quando ha potuto giustificatamente festeggiare.

Ad accrescere i meriti della compagine pattese c’è il fatto che alcuni giocatori sono under 15, eppure riescono a farsi onore in una categoria superiore, come, ad esempio, Andrea Contado (classe 2008), molto positivo a rimbalzo e per alcuni importanti canestri.

Tutti i ragazzi pattesi, comunque, vanno elogiati, con particolare nota di merito per il combattivo Gabriele Buttò e per gli intraprendenti Ermanno Fazio e Sasha Lembo, arcigni in difesa e tosti in penetrazione.

Hanno fatto bene la propria parte pure Luca Longo, Antonio Tortorella e Nunzio Di Santo, Gabriele Serraino e Moreno Busacca.

Anche nella sfida decisiva, come del reato, già ieri, la squadra pattese dovrà fare a meno del capitano Alessandro Stroscio, una delle “colonne”, che ha subito un serio infortunio al gomito.

In finale, come anticipato, il Patti Basket affronterà il Siracusa, che ha battuto 61-44 il Real Basket Agrigento, che, alle 18, disputerà la finale 3^ e 4^ posto contro il Basket Gravina.

Sarebbe bello se alla sfida fosse presente un’adeguata cornice di pubblico per spingere i giovanissimi cestisti pattesi verso un titolo di indubbio prestigio.

Nicola Arrigo