PATTI – Under 15. Patti Basket – Real Basket Agrigento (62-65). C’è amarezza ma anche tanto orgoglio per il secondo posto nel campionato.
C’è amarezza in casa del Patti Basket ma anche tanto orgoglio per il secondo posto nel campionato under 15 di basket maschile.
La squadra allenata da Marco Busco e Giovanni Cafarelli, nella concentramento di Trapani, ha ceduto al Real Basket Agrigento (62-65) in finale, ma restano tanti rimpianti.
In primis per aver dilapidato un cospicuo vantaggio accumulato nelle prime due frazioni di gara (fino a più 20), secondo per il trattamento non certo amichevole riservato dalla tifoseria trapanese, a cui, ovviamente, bruciava aver perso contro i pattesi in semifinale, terzo perchè, nella seconda parte della sfida, parecchie decisioni arbitrali (fallo tecnico a Lembo, fallo intenzionale a Sidoti, uscita per falli dei giocatori che garantivano “muscoli” e presenza, gli stessi Lembo e Sidoti e Contaldo ed una sorta di “tutela” al giocatore agrigentino Manzo, figlio di Beto, che ha giocato anche a Patti) hanno pesantemente influito sull’esito finale del match, principalmente perché hanno fatto “perdere la bussola” al team di Patti.
I primi due quarti del Patti Basket erano stati praticamente perfetti, con una difesa impenetrabile e un attacco capace di trovare tante positive soluzioni.
Poi, giocoforza, i pattesi calavano un po’, la stanchezza, specie dopo la “battaglia” contro Trapani in semifinale, si faceva sentire, ma, purtroppo, diventavano determinanti i “fischi” dei direttori di gara, perché grazie ad una sfilza di tiri liberi Agrigento si rifaceva sotto e poi ne aveva di più nello sprint finale.
Tanto il rammarico, quindi, nel Patti Basket che, comunque, può giustificatamente vantarsi di avere una squadra composta esclusivamente da ragazzi di Patti che potranno garantire una solida base per il futuro.
La stagione, quindi, si chiude con due finali perse, nel torneo under 17 contro Siracusa e in quello under 15, come detto, con Agrigento, ma con la piena consapevolezza che si può guardare avanti con tanto ottimismo.
A margine ribadiamo una nota già espressa dopo la finale, disputata al “PalaSerranò” di Patti fra i locali ed il Siracusa: peccato che gli arbitraggi non siano equi e di livello, come partite così belle, in cui i ragazzi danno il meglio di sé e si sentono grandi protagonisti, meriterebbero. E non è mero vittimismo: purtroppo, “parlano” i fatti !
Nicola Arrigo
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