PATTI – Un patrimonio di verde pubblico sempre più bistrattato, nel tempo, da tutti.
Le varie amministrazioni comunali che, nel tempo, si sono succedute a Palazzo dell’Aquila non hanno avuto molta attenzione verso il verde pubblico.
Basterebbe guardare il parco comunale di Piazza Marconi e le aiuole attorno al Monumento ai Caduti che si trova nella stessa piazza o quelle di Piazza Mario Sciacca e quelle di via Trieste e la stessa Villa Comunale “Umberto I”.
E che dire degli alberi, di vario tipo, che abbellivano, soprattutto, le piazze Scaffidi, antistante il palazzo municipale, XXV Aprile, dove si trovano la scuola media “Pirandello” e quella elementare “Lombardo Radice”?
Diversi alberi, nel tempo, sono morti o per vecchiaia o perché abbattuti dal vento o per altre cause, ma non sono stati mai sostituiti.
Anche nel parco comunale di Piazza Marconi, negli anni sono morti diversi alberi d’alto fusto, altri sono stati danneggiati dalle avversità atmosferiche, ma nessuno ha pensato di sostituirli.
C’è da aggiungere che gli alberi del parco, assieme a quelli di Piazza Marconi, da anni, come se non bastasse, vengono anche oltraggiati da tagli e potature nella principale ramificazione.
In Piazza professore Francesco Niosi gli undici alberi di tiglio che da oltre settant’anni l’abbellivano ed erano il rifugio di centinaia e centinaia di passeri, sono stati “sacrificati” sia perché le radici erano diventate un problema per la pavimentazione della stessa piazza ma anche e, soprattutto, perché doveva essere sottoposta ai lavori di rifacimento assieme a tutta l’area circostante. I tigli sono stati sostituiti da piccole piante di arancio amaro.
L’auspicio di tutti è che ci sia una inversione di marcia, soprattutto perché è noto che gli alberi portano benefici all’ambiente urbano e ai cittadini, visto che migliorano la qualità dell’aria che respiriamo e riducono l’inquinamento atmosferico.
Nicola Arrigo
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