PATTI – Tecnologia e informatica: al Vittorio Emanuele III arriva l’indirizzo in scienze applicate (di Giuseppe Giarrizzo)
Per l’anno scolastico 2014/15 è stato attivato al liceo Vittorio Emanuele III l’indirizzo in Scienze applicate che da settembre andrà ad aggiungersi agli indirizzi Classico, Scientifico e Linguistico arricchendo ulteriormente l’offerta formativa del prestigioso istituto cittadino.
A comunicarlo è stata la Direzione dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia che ha inviato al MIUR la proposta di attivazione, per il prossimo anno scolastico, del nuovo corso di studi.
L’offerta formativa prevede un maggior numero di ore dedicato a materie di carattere scientifico e tecnologico. Accanto alla fisica, alla matematica e alle scienze naturali, i ragazzi avranno la possibilità di studiare informatica per due ore settimanali dal primo al quinto anno.
Abolito, invece, il latino. Soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico Grazia Gullotti Scalisi che ha salutato con entusiasmo l’attivazione del nuovo corso di studi: «Si tratta – ha spiegato la preside – di un indirizzo che pur mantenendo la veste liceale punta all’applicazione scientifica cercando di fornire agli allievi un bagaglio di conoscenze idoneo ad affrontare le sfide lavorative del nuovo millennio.
I ragazzi potranno così apprendere tutto ciò che ha a che fare col mondo della tecnologia e di internet, strumenti fondamentali per risultare competitivi nell’odierno panorama professionale e lavorativo». Nessun problema per quanto riguarda gli spazi da mettere a disposizione dei nuovi iscritti: dopo la decisione del Commissario provinciale Filippo Romano di rescindere il contratto di affitto dei locali di via Trieste dove erano ubicate le classi del Linguistico, alla sede centrale si è proceduto ad una razionalizzazione degli spazi attraverso la soppressione dell’ufficio di vicepresidenza e il ridimensionamento dei locali adibiti a segreteria: due aggiustamenti che hanno premesso di ricavare nuove aule da destinare ai futuri allievi del nuovo corso di studi.
Giuseppe Giarrizzo