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Fari puntati sul colle del Tindari. Dopo la recente ammissione a finanziamento di due progetti di valorizzazione di alcuni sentieri naturalistici che dai laghetti di Marinello s’inerpicano fino alla sommità del promontorio, l’amministrazione Aquino volge adesso lo sguardo verso l’area archeologica.

L’occasione per puntare al potenziamento dell’importante sito giunge dalla programmazione europea 2014-20, che destina parecchie risorse proprio ai beni culturali. L’obiettivo primario è quello di intercettare le risorse necessarie per proseguire la campagna di scavi e riportare alla luce parecchie insule e un decumano.

Nel breve periodo si cercherà, invece, di rendere concreto un progetto, redatto dall’ex parco archeologico, che riguarda l’ampliamento della capacità ricettiva del teatro greco.

In attesa dei fondi strutturali, la proposta del primo cittadino pattese è di stralciare almeno la parte che contempla il rifacimento dell’impianto antincendio per superare lo scoglio dell’agibilità in vista della prossima stagione.

Naturalmente servirà l’ok preliminare di sovrintendenza e assessorato regionale. Nel frattempo il comando provinciale dei Vigili del fuoco ha già lasciato intendere che non rilascerà alcun parere favorevole all’agibilità in mancanza di un sistema antincendio con tutti i crismi.

L’eventualità potrebbe esporre il Comune al rischio di dover sospendere qualsiasi rappresentazione all’interno dell’area archeologica, a partire dal prestigioso Tindari Festival che dopo quasi sessant’anni di attività potrebbe non alzare il sipario per la stagione 2015.

Giuseppe Giarrizzo