PATTI – Tanti i giovani presenti al primo degli incontri “In ascolto della Parola” promosso dal Servizio di Pastorale Giovanile della diocesi
In un gremito salone della Concattedrale “Santi Martiri del XX secolo”, si è svolto il primo degli incontri “In ascolto della Parola”, promosso dal Servizio di Pastorale Giovanile della diocesi di Patti, diretto da don Giuseppe Di Martino, in preparazione al Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2018 che si soffermerà su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Tanti i giovani presenti (compresi quelli del Seminario Vescovile), provenienti da svariati paesi della diocesi, tanti i sacerdoti e le religiose, riunitisi attorno al proprio Pastore, monsignor Guglielmo Giombanco, che ha tenuto la “lectio” su “Maestro, dove abiti ?”, prendendo spunto dalla lettura del vangelo della chiamata dei primi discepoli.
L’incontro si è aperto con la visione del video della canzone “L’esercito del selfie”, per far risaltare che, in un contesto di individualismo, in cui tutto ruota attorno al virtuale, è bello ritrovarsi per stare insieme e condividere le proprie esperienze, nella certezza che c’è Qualcuno che si prende sempre cura dell’uomo. “Anch’io – ha sottolineato monsignor Giombanco – mi metto in cammino con voi, per entrare nella vostra vita, accogliere le vostre attese e i vostri bisogni. Voglio essere un vostro compagno di viaggio che vi aiuta ad incontrare Gesù”.
Partendo dalla certezza che “Gesù ci ascolta ma chiede di essere ascoltato”, monsignor Giombanco si è soffermato sui verbi “cercare, seguire, dimorare” e sui personaggi del brano evangelico di cui ha dettato la “lectio”.
L’incipit sono state alcune domande: “Chi cerchiamo ? Come cerchiamo ? Verso quale meta siamo diretti ? Siamo capaci di scegliere la strada giusta, di incontrare la Persona che dà senso alla nostra vita ?” “La Chiesa – ha sottolineato il Vescovo – è l’eterno Battista che prepara la strada per andare al Signore, su cui dobbiamo fissare lo sguardo. Fissare non è un guardare generico, è guardare con il cuore e la fede è l’incontro di due sguardi: quello di Cristo e il nostro”.
“Che cosa cercate ? Qual è il desiderio della nostra vita ? Le domande – ha aggiunto monsignor Giombanco – ci fanno trovare nuove ragioni di vita, scoprire il senso della nostra vita. Ciò ci chiede di muoverci, di andare, per abitare se stessi, perché abbiamo trovato ciò che dà stabilità alla vita. Il vero amore è abitare nell’amore ricevuto”.
“Allora – ha concluso il vescovo – dobbiamo mettere insieme il “dove” di Gesù con il “dove” della nostra vita. Non dobbiamo avere mai paura di aprire il cuore a Cristo e permettergli di entrare nella nostra vita: Lui non limita le nostre prerogative: le sublima e le esalta”.
L’incontro si è concluso con un altro momento “forte”: l’adorazione eucaristica. Gli altri appuntamenti saranno, sempre alle 19, il 28 dicembre a Santo Stefano di Camastra (Palazzo Trabia), il 27 gennaio a Gliaca di Piraino (salone della parrocchia “Maria Santissima di Lourdes”), il 23 febbraio a Sant’Agata Militello (sede da stabilire) e il 23 marzo a Rocca di Caprileone (salone della chiesa “Nostra Signora di Czestochowa”).
L’ Incontro Diocesano dei Giovani, in occasione della 55^ Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni, si terrà il 21 aprile a Torrenova.
Nicola Arrigo