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PATTI – Stazione ferroviaria. Storie di ordinari disservizi

PATTI – Stazione ferroviaria. Storie di ordinari disservizi
Febbraio 27
12:28 2017

Storie di ordinari disservizi alla stazione di Patti, che resta sì un importante punto di riferimento per tutto il vasto comprensorio (nonostante i treni che si fermano siano ormai ridotti…all’osso) ma che spesso versa in uno stato di assoluto abbandono.

A levare la voce sono tanti che incontrano, soprattutto la domenica pomeriggio, grossissime difficoltà a fare il biglietto con le macchinette automatiche (essendo la biglietteria chiusa).

Molti si vedono “mangiare” i soldi e, quindi, rischiano, salendo in treno senza biglietto, la beffa della multa.

Ieri una ragazza pattese ha versato 5 euro e 60 nella macchinetta che, però, non le ha erogato il biglietto. Siccome non è la prima volta che ciò accade, il padre, considerati pure i tempi ristretti visto che il treno stava per arrivare, ha chiamato i Carabinieri che gli hanno risposto di rivolgersi direttamente alle Ferrovie.

Giustificatamente arrabbiato, l’uomo ha telefonato alle Fs sentendosi rispondere che il mancato funzionamento delle macchinette non è loro addebitabile. “Semmai telefoniamo noi stessi al capotreno – ha aggiunto la voce dell’alacre impiegato – e così pagherà solo il biglietto senza la multa”. Come si suol dire: “Cornuto e mazziato”.

Ad accrescere il senso di beffa e di rabbia nell’utenza, la sottolineatura, sulle macchinette, che in caso di necessità ci si deve rivolgere a personale in divisa, che nella stazione di Patti non si vede più da anni.

“Generalmente – ha commentato l’uomo – proprio per evitare ansie e rischi di perdere i soldi, compriamo il biglietto in tabacchino, ma la domenica pomeriggio sono chiusi. E’ una vera indecenza; non solo le Ferrovie mettono a disposizione treni sporchi e in condizioni precarie, ma dobbiamo pure buttare al vento i soldi per un evidente disservizio”.

Una cosa è certa, a conferma delle reiterate lamentele quotidiane: la stazione di Patti è stata ristrutturata e ammodernata, ma non è servito proprio a nulla se poi non ci sono i servizi essenziali. E io pago…..

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.