PATTI – Sofferenza e disabilità. Sabato nell’auditorium del Seminario Vescovile, Convegno di Studio.
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Per iniziativa dell’Ufficio per la Pastorale della Salute della diocesi di Patti, diretto dalla dottoressa Sara Caliò, sabato, con inizio alle 8,45, nell’auditorium del Seminario Vescovile, si terrà un Convegno di Studio dal titolo “Dall’alba al tramonto della vita. Dignità, accompagnamento e speranza nella fragilità della malattia”.
Lo stesso è rivolto a tutti, specialmente agli operatori pastorali, ai volontari, agli studenti di Teologia e Bioetica.
In maniera particolare sono invitati tutti gli operatori sanitari: medici chirurghi, farmacisti, biologi, psicologi, ostetrici, infermieri, tecnici sanitari. Si otterranno 4,9 crediti Ecm.
“La medicina perinatale – spiega la dottoressa Caliò – offre oggi straordinarie opportunità di assistenza alla vita nascente, ma pone, al tempo stesso, importanti quesiti di carattere medico, etico, spirituale e pastorale nell’accompagnamento concreto delle coppie e delle famiglie che vivono l’esperienza della nascita di un figlio affetto da gravi patologie e disabilità.
Alla crescente richiesta di assistenza il sistema sanitario è chiamato a fornire risposte sempre più adeguate; ma un approccio realmente capace di cogliere i bisogni delle famiglie che affrontano tali problematiche richiede una evoluzione assistenziale attraverso uno sforzo sempre più orientato alla tutela e alla presa in carico globale del piccolo paziente e della sua famiglia.
In questo contesto, l’Hospice Perinatale rappresenta una risposta concreta alla diagnosi prenatale patologica e a tutte le complesse ricadute che questa produce”.
“Di contro – aggiunge Sara Caliò – le questioni relative alle decisioni da prendere nella cura dei pazienti in limine vitae pongono ai sanitari sfide etiche e professionali difficili da affrontare.
Garantire un’assistenza appropriata richiede decisioni proporzionate dal punto di vista etico-clinico, rispettose della dignità e dei bisogni del paziente.
L’accettazione del limite naturale dell’esistenza e l’accompagnamento nella fase terminale sono al centro delle cure palliative disciplinate anche dalla legge n. 38 del 15 marzo 2010”.
Il Convegno, pertanto, vuole offrire un momento significativo di formazione e informazione scientifica e pastorale per promuovere una cultura autenticamente accogliente della vita nascente in condizioni di sofferenza e disabilità, e al tempo stesso promuovere quell’alleanza terapeutica tra paziente-famiglia-sanitari che consente la pianificazione condivisa delle cure. “In ogni situazione, infatti, – conclude la dottoressa Caliò, citando quanto scritto da Papa Francesco al n.47 dell’esortazione apostolica “Amoris laetitia”, la vita è un dono e una opportunità per crescere nell’amore, nel reciproco aiuto e nell’unità”
Nicola Arrigo
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