PATTI – Sinergia cittadini-amministrazione. Riparate le tombe trovate seriamente danneggiate un mese fa.
Le due tombe che due fratelli, N. e G.O. avevano trovato, un mese fa, seriamente danneggiate, con le lapidi rotte e le bare, sistemate all’interno, in condizioni a dir poco precarie fatiscenti, sono state riparate, segno di come la giusta sinergia cittadini-amministrazione possa dare i frutti sperati.
A voler essere precisi, comunque, un errore, da chi è intervenuto nella sistemazione, è stato commesso: le lapidi sono state apposte invertite. Resta, tuttavia, l’immediato intervento che, adesso, in tanti auspicano per lo stesso cimitero del centro e di Sorrentini e Scala.
A farsene portavoce, sono i consiglieri comunali di opposizione Filippo Tripoli di “Patti Futura” e Natalia Cimino di “Società Aperta” che, in un’interrogazione al primo cittadino Mauro Aquino, evidenziano come “la situazione igienico-sanitaria e lo stato di abbandono sia ormai vergognosa e insostenibile, per cui è necessario intervenire con tutti i mezzi, economici e non, per ridare dignità ai defunti”.
Tripoli e Cimino ricordano che “la precedente prima commissione consiliare affari generali, in collaborazione con l’ufficio tecnico ha predisposto il nuovo regolamento cimiteriale di certo più efficace ed efficiente dell’attuale, considerato che l’incremento di personale qualificato e motivato e la predisposizione della polizia cimiteriale sono elementi indispensabili per mantenere sia pulizia che rispetto delle regole”.
Del resto, nelle priorità programmatiche dell’amministrazione rientrano il decoro e la gestione dei cimiteri, per cui Tripoli e Cimino chiedono al primo cittadino e al presidente del consiglio comunale Nicola Molica “se si intende portare in aula il nuovo regolamento” e “se è intenzione dell’amministrazione comunale rivisitare la pianta organica al fine di meglio organizzare i settori chiave della macchina amministrativa, tra cui il settore cimiteri”.
D’altronde, la disastrata situazione dei cimiteri cittadini si trascina da anni, con vialetti dissestati, erbacce, contenitori dei rifiuti sempre stracolmi e debordanti, tombe pericolanti, acqua stagnante con tanto di limo nelle fontanelle e nelle vasche più grandi. A tal punto che, all’unanimità, chi abitualmente visita il luogo dell’”eterno riposo” evidenzia che “se il grado di civiltà di una comunità si misura da come sono tenuti i cimiteri, a Patti si è molto, molto indietro”.
Nicola Arrigo