PATTI – Silenzio assoluto sull’ex mattatoio. Vero pericolo sulla via Due Giugno per l’incolumità dei pedoni.
Sono già trascorsi tre anni dall’aggiudicazione definitiva, col metodo del pubblico incanto, dell’ex mattatoio di via Due Giugno, di proprietà del comune, che sorge su di un’area di 350 metri quadrati, acquistato dalla “S.c.e.v. Immobiliare” di Palermo, unica partecipante al bando, il quarto, del comune di Patti, per l’importo di 70.700 euro, offrendo il rialzo dell’uno per cento sull’importo, a base d’asta, di 70.000 euro.
Secondo una variante apportata dal consiglio comunale nell’anno 2015, la destinazione della storica struttura è quella urbanistica, di tipo residenziale.
Da allora è caduto il silenzio assoluto sull’ex mattatoio mentre, nella parte che si affaccia sulla via Due Giugno, costituisce un vero pericolo per l’incolumità dei pedoni.
La via Due Giugno, è una bretella molto frequentata, lunga alcune centinaia di metri, realizzata diversi anni fa per snellire il traffico proveniente da via Orti e diretto verso il centro cittadino. L’immobile, alquanto fatiscente, rappresenta un pericolo soprattutto per i pedoni che devono guardarsi, oltre che dalle auto che sfrecciano quasi sempre a forte velocità, anche dagli antichi resti murari della vecchia struttura che cadono a pezzi, giorno dopo giorno.
La strada presenta un marciapiede, lato monte, che nessuno sfrutta perché scomodo e un altro sul lato mare, molto stretto e strutturalmente dissestato, per cui i pedoni sono costretti a camminare lungo la sede stradale.
Con l’appalto in questione era parso che i predetti inconvenienti potessero finire, da un giorno all’altro, visto l’esito della gara d’appalto. L’immobile, come detto, era stato inserito, a seguito di una variazione approvata dal consiglio comunale del 2015, nel Piano Regolatore Generale del comune, in zona “B0” e, quindi, in zona urbanistica di tipo residenziale.
Fino ad oggi, però, tutto è rimasto così com’era, tranne i pericoli che sono aumentati.
Va ricordato, in merito all’ex macello, che, tra il 1997 e il 1998, associazioni teatrali pattesi e il compianto attore Massimo Mollica, si erano fatti avanti con l’amministrazione dell’epoca, con l’intento di acquisire l’intera, vasta area per destinarla a centro culturale e a sala teatrale. La risposta degli amministratori, sempre lungimiranti, purtroppo, è stata negativa, per cui, dopo più di venti anni, l’ex macello, che, ripetiamo continua a perdere pezzi e a creare disagi tra i cittadini, è ancora in attesa di essere recuperato per essere destinato a qualcosa di utile per la collettività.
Per completare il discorso sicurezza c’è da dire ancora che l’amministrazione comunale potrebbe decidere di intervenire mettendo a nuovo i due impraticabili marciapiedi e il fondo stradale, dissestato in alcuni tratti.
Nicola Arrigo
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