PATTI – Si ricomincia anche all’Iis Borghese Faranda. Necessarie collaborazione delle famiglie e responsabilità degli studenti
“Sono sicura che con la collaborazione di tutti riusciremo a vivere a far vivere ai nostri ragazzi un anno sereno e tranquillo”. Non ha dubbi la dirigente dell’Iis “Borghese Faranda” di Patti, professoressa Francesca Buta, in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, dopo un’estate di dubbi, incertezze, lavori: con la collaborazione di tutti – che è stato sempre un tratto distintivo dell’istituto -, sarà possibile superare le difficoltà e vincere le preoccupazioni procurate dal momento presente.
Le lezioni inizieranno il 14 settembre, in tutti i plessi (via monsignor Ficarra, via Kennedy e via Trieste) per le classi quarte e quinte, il 15 per le prime e il 16 per le seconde e le terze.
La dirigente Buta ha voluto sintetizzare in una lettera alle famiglie le attese, le speranze, gli impegni in vista del nuovo anno scolastico.
In primis, la dirigente garantisce “il pieno e costante impegno del nostro istituto” e che “le soluzioni adottate in merito ad ogni aspetto della vita scolastica sono state vagliate attentamente, nel rispetto dei Decreti ministeriali, proprio perché desideriamo accogliere in totale sicurezza i vostri figli, che sono i nostri figli”.
Anche per il “borghese Faranda” è stata un’estate intensa, di lavoro infaticabile, “un lavoro di squadra – sottolinea la dirigente Buta -, con gli architetti e gli ingegneri della nostra scuola che, grazie alla loro professionalità, hanno organizzato gli ambienti, rendendoli logisticamente sicuri e adeguati all’attuale situazione”.
“Sono state acquistate nuove attrezzature digitali per la didattica – prosegue la dirigente -, prodotti e macchinari per l’igiene e per le pulizie, dispositivi per la protezione individuale di tutto il personale”.
Si ricomincia, quindi, “e sicuramente – fa risaltare la dirigente – saranno necessarie la collaborazione delle famiglie e la responsabilità degli studenti, affinchè si rispettino le norme essenziali ma fondamentali di comportamento in tutti i momenti della giornata. Bisognerà rispettare come regola inderogabile il distanziamento fisico di almeno un metro, indossare la mascherina, tranne quando si starà seduti al proprio posto durante le lezioni e rispettare alcune semplici precauzioni igieniche”. Francesca Buta precisa che “la Didattica a Distanza sarà adottata solo in caso di lockdown” e che “tranne il primo giorno, la scuola provvederà a fornire le mascherine agli studenti, che troveranno, come sempre, il sapone nei servizi igienici e gel igienizzante negli spazi comuni, nelle classi e nei laboratori. Prima dell’inizio delle lezioni sarà approvato il Regolamento che conterrà tutte le misure di prevenzione e contenimento del coronavirus che adotteremo nel nostro istituto”.
“Le criticità – conclude la dirigente Buta -, lo sappiamo, sono tante, ma questo ci porta ad attuare tutte le strategie per permettere ai nostri amati studenti di non scoraggiarsi anche in questo momento di grande incertezza. Per loro metteremo in atto tutte le innovazioni che la didattica ci offre”.
Nicola Arrigo
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