PATTI – Riparazione rete fognaria frazione Scala. Su notevoli ritardi e sicurezza l’interrogazione di Prinzi e Di Santo.
I consiglieri comunali Giovanni Di Santo e Giacomo Prinzi, facendosi portavoce delle numerose sollecitazioni e diffide sui lavori di riparazione della rete fognaria in Via Manzoni, nella frazione Scala di Patti hanno presentato un’interrogazione, a risposta scritta, al sindaco Mauro Aquino.
Nella stessa chiedono “perché siano passati così tanti mesi per la riparazione del tratto di rete fognante nella Via Manzoni di Scala di Patti” e “perché non sia stato possibile reperire le risorse necessarie al fine di procedere alla sostituzione del tratto medesimo ormai vetusto”.
Per questo chiedono “di effettuare in tempi brevissimi i necessari interventi risolutori e conoscere tempi e modalità degli stessi” e “di conoscere dettagliatamente come si intende procedere sia per il ripristino della rete fognaria, che ad oggi presenta ancora perdite, sia della sede stradale e quali precauzioni per la sicurezza urbana si intendono adottare”.
Il 17 aprile scorso, Di Santo aveva presentato una diffida in relazione “agli inescusabili ritardi sulla riparazione della fognatura e conseguente ripristino della sede stradale della Via Manzoni”, evidenziando come “nonostante i primi interventi di riparazione siano avvenuti ben otto mesi prima, i liquami continuano a fuoriuscire, invadendo e contaminando i terreni coltivati nelle vicinanze”.
“Inoltre, già il personale dell’Ufficio Tecnico – incalza l’interrogazione – aveva suggerito la sostituzione di quel tratto di condotta, ma per la cronica mancanza di fondi, si è preferito lasciare gli abitanti della Via Manzoni, nel più totale abbandono”.
A giudizio di Di Santo e Prinzi, “tale inaccettabile situazione non soltanto potrebbe arrecare danno alla pubblica incolumità considerata la situazione del manto stradale che presenta profonde voragini e la cui segnaletica risulta totalmente inadeguata, ma potrebbe altresì costituire un problema dal punto di vista igienico sanitario per coloro che abitano nella suddetta via”.
Sempre ad avviso degli interroganti, “il primo cittadino è anche responsabile della prevenzione ed eliminazione dei pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Ad oggi, nessun intervento dalla diffida del 17 aprile è stato posto in essere, né si è proceduto a mettere in sicurezza le aree interessate dagli interventi di scavo”.
Nicola Arrigo
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