PATTI – Riduzione dei rifiuti, rispetto per l’ambiente e sconti in bolletta. Ecco il regolamento del compostaggio
La pratica del compostaggio domestico ha finalmente un regolamento chiaro e condiviso. Ad approvarlo è stato il Consiglio comunale della città su proposta dell’amministrazione comunale dopo il vaglio della I Commissione consiliare.
Si tratta di dieci articoli che fissano le regole per un corretto smaltimento della frazione organica dei rifiuti urbani al fine di promuovere tra cittadini, privati e associazioni una forma virtuosa di auto smaltimento che possa: sensibilizzare la cittadinanza; diminuire i quantitativi di rifiuti da destinare alla discarica; ridurre i costi di smaltimento; prevenire la produzione di inquinanti; migliorare le proprietà biologiche, fisiche e chimiche di un terreno; creare un rapporto di reciproca collaborazione tra cittadini.
Tre i sistemi di compostaggio ritenuti validi:
Il composter chiuso: contenitore areato, studiato per fare compostaggio nei piccoli giardini. Si trova normalmente in commercio e ha una struttura a campana con un coperchio alla sommità per introdurre i rifiuti e uno sportello inferiore per il prelievo del compost.
Il composter fai da te: contenitore in rete metallica possibilmente plastificata, a maglia fine, rivestito con materiale ombreggiante (es. telo di juta ), di forma cilindrica, dotato di coperchio per l’introduzione del materiale d compostare.
Cassa di compostaggio: contenitore costruito in legno, realizzato in modo da ottenere una buona areazone e un facile rivoltamento.
Ad essere oggetto di compostaggio potranno essere:
I rifiuti di cucina (bucce di frutta e ortaggi, scarti derivanti dalla pulizia delle verdure, pane raffermo, carne, avanzi di cibo, fondi di caffè, filtri di the, gusci di uova e noci, scarti del pesce).
Ramaglie, potature, erba, fiori e fogliame (triturate o ridotti in piccoli dimensioni).
Cartone in minime quantità, segatura e trucioli di legno non trattato.
Residui vegetali dell’attività di giardinaggio e orticoltura.
Cenere di legna.
Potranno essere avviati a compostaggio, ma con qualche piccolo accorgimento a causa dei cattivi odori che potrebbero emanare o per gli animali che potrebbero attirare, anche:
Avanzi di pasta condita.
Scarti di carne e pesce sia crudi che cotti.
Avanzi di formaggi.
Ecco qualche indicazione su come avviare la trasformazione biologica:
Mescolare bene scarti umidi e scarti secchi; sminuzzare il più possibile i rifiuti da compostare; areare bene gli scarti in decomposizione,rimescolandoli ad ogni nuovo conferimento così da creare bolle d’aria all’interno della massa in decomposizione con l’ausilio di un paletto o un bastone; utilizzare contenitore che consentano sempre l’afflusso di ossigeno; scegliere il luogo giusto; posizionare la compostiera a contatto diretto col terreno nudo e prepararne bene il fondo con piccole potature e ramaglie.
I contenitori dovranno essere posizionati all’esterno, in luogo privato e in una posizione tale da non recare fastidio ai vicini, rispettando dunque una distanza minima dalle proprietà confinanti.
Coloro che effettueranno il compostaggio domestico in maniera continuativa usufruiranno di una riduzione del 20% nella quota variabile. Bisognerà però aderire al progetto “Compostaggio Domestico” entro il 31 dicembre, compilando e consegnando l’apposito modulo all’Ufficio tecnico comunale corredato di cartella Tari dell’anno precedente. Ai cittadini che aderiranno al progetto verrà consegnata una compostiera dopo aver effettuato un versamento pari al 30% del reale valore della compostiera.
Redazione