PATTI – Recupero somme dovute da enti sottoscrittori accordo del 2010 per Polo Didattico Decentrato Università di Messina.
Nel marzo 2010, con comprensibile soddisfazione, venne accolta la notizia che l’allora sindaco di Patti era stato autorizzato dalla giunta comunale a sottoscrivere l’accordo di programma per l’istituzione, in città, di un Polo Didattico Decentrato dell’Università degli Studi di Messina – Facoltà di Giurisprudenza – nei locali del Seminario vescovile, concessi dalla curia gratuitamente.
Nell’accordo rientrava il progetto di riparto della spesa da suddividere tra tutti gli enti e le istituzioni partecipanti.
Soprattutto i sindaci di un vasto comprensorio espressero la loro gratitudine a chi aveva lavorato portando avanti questo progetto, perché gli studenti dei loro paesi non erano più costretti a recarsi a Messina o a Palermo per i loro studi.
Purtroppo la gioia è durata poco perché, dopo un paio d’anni, il progetto, per motivi economici, è fallito.
Tuttavia, ancora oggi, a distanza di tanto tempo, dell’istituzione della Facoltà di giurisprudenza, si parla ancora, ma per altri motivi.
L’accordo di programma, firmato il 2 dicembre 2010, prevedeva, infatti, che “gli enti sottoscrittori del presente accordo, entro il mese precedente di ogni anno della scadenza fissata per il pagamento, provvedevano a versare, in due soluzioni, al comune capofila (Patti) l’importo di propria competenza come determinato nell’allegato “A” del progetto di riparto”.
Purtroppo, l’accordo di programma non è stato minimamente rispettato da molti sindaci al punto che, l’11 novembre 2014, il responsabile del VII° Settore del comune di Patti comunicava che alcuni enti, inseriti nell’accordo in questione, nonostante i ripetuti solleciti, non avevano versato le quote di compartecipazione dal 2010 al 2013. Per questo, alla fine del 2014, il sindaco di Patti è stato autorizzato dalla giunta municipale al recupero dei crediti vantati.
La questione veniva sottoposta al Collegio di Vigilanza con cui si è deciso, prima della nomina di un Collegio Arbitrale, di sollecitare i morosi al pagamento, ma senza esito fino al mese di marzo, quando il comune di Patti delibero’ di affidare l’incarico all’avvocato Loredana Merendino che, però, ha subito rinunciato per “incompatibilità”, non potendo procedere al recupero dei crediti nei confronti del comune di Sant’Agata Militello.
Veniva, quindi, nominato un altro legale, l’avvocato Simona Amata, che, però, rinunciava “per sopravvenuta impossibilità oggettiva”.
Adesso il comune di Patti sta pensando di scegliere un terzo legale in grado di recuperare le somme dovute.
Per la cronaca, i comuni che sino ad oggi hanno fatto orecchie da mercante sono nove: Torrenova, Falcone, Sinagra, Ficarra, Sant’Agata Militello, Tripi, Oliveri, Piraino e Gioiosa Marea.
Nicola Arrigo
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