PATTI – Quartieri Polline e San Michele in attesa della riqualificazione urbana …
Nonostante gli impegni e le assicurazioni degli amministratori ai residenti del quartiere Polline, non si è fatto nulla per recuperare e rendere, quindi, percorribile, la stradina che collega l’antico e caratteristico quartiere con la sottostante strada di circonvallazione che costeggia il torrente Montagnareale. Questi cittadini, tuttavia, non si rassegnano e tornano a sollecitare gli amministratori pattesi ad accogliere la loro legittima richiesta. Si tratta, infatti, di una stradina pedonale lunga alcune centinaia di metri ma molto utile per coloro che si recano al vicino cimitero o a curare gli orticelli che, diversi, hanno nella parte bassa della stessa via di collegamento. Tutto questo perché consentirebbe loro di accorciare parecchio l’attuale percorso di molto. L’amministrazione, a quanto sembra, ha in programma la realizzazione della strada, ma non riesce ancora ad intervenire per mancanza di fondi.
I residenti di Polline chiedono pure che l’amministrazione comunale metta più attenzione sui tanti problemi del quartiere, spesso abbandonato al proprio destino, soprattutto sotto l’aspetto igienico-sanitario ma anche della manutenzione delle strutture pubbliche, problemi, questi ultimi, che potrebbero essere superati una volta che si concretizzerà l’iter del progetto di riqualificazione urbana mediante, appunto, opere di recupero e risanamento ambientale, al fine del miglioramento della qualità della vita nel quartiere che costituisce una parte storica molto importante della città.
Il progetto, inserito nel Piano triennale dei lavori pubblici, è stato presentato alla Regione per il finanziamento, con le risorse F.A.S., assegnate con delibera del C.I.P.E. numero 166/2007, nell’anno 2009 e prevede un costo di 2.410.822euro. Ricordiamo che il quartiere Polline è letteralmente attaccato al Palazzo comunale e vicino a tanti altri edifici storici già recuperati e restituiti alla fruizione dei cittadini. Di quel progetto, purtroppo, fino ad oggi, non si è saputo più nulla, anche se un paio d’anni fa è stato aggiornato nei prezzi e restituito alla Regione.
Si tratta, insomma, di una realtà che tanto potrebbe dare per lo sviluppo turistico del paese perché il centro storico pattese ha un fascino particolare e lo dimostra tuttora, nonostante i problemi che non si riesce a risolvere ancora.
Identiche a quelle del quartiere Polline le condizioni dell’adiacente quartiere San Michele giustamente considerato uno dei quartieri più suggestivi e interessanti del territorio comunale, sia per le sue caratteristiche che per per la sua importanza storica.
In tale quartiere, appunto, attaccata alla omonima chiesa, c’è l’unica porta rimasta della cinta muraria della città e tutto il quartiere, che non ha subito ancora la violenza del cemento, è costituito da stradine e da case basse, il tutto costruito addosso ad una collinetta sulla cui cima sorge il complesso monumentale di San Francesco la cui costruzione, secondo gli storici, risale al lontano 1223 per volontà di Sant’Antonio di Padova durante uno dei suoi viaggi in Sicilia.
Allo stato – sostengono i residenti – si vive quasi emarginati, sia sotto il profilo umano che sociale, mentre le strade e le scalinate sono dissestate e i muri cadenti. Non si può essere neanche allegri sotto il profilo igienico – sanitario e dei servizi.
Anche per questo quartiere, l’amministrazione comunale, con le medesime modalità di quello di Polline, ha presentato un progetto per la riqualificazione urbana, mediante opere di recupero e risanamento.
L’auspicio è che entrambi i progetti vengano costantemente seguiti nel loro iter perché, diversamente, c’è il concreto rischio che,come accaduto in passato, tutto vada in fumo.
Nicola Arrigo
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