PATTI – Presentato al Borghese – Faranda il libro “ Vento di Soave” di Rosamaria Arena (di Pina Giancola)
Si è aperta con l’omaggio ad Umberto Eco – grande scrittore, filosofo, semiologo ed esperto della comunicazione spentosi venerdì 19 febbraio – la presentazione del libro “Vento di Soave” di Rosamaria Arena docente orlandina e poliedrica autrice di romanzi, che ha avuto luogo giorno 20 febbraio nell’Aula Magna dell’IIS Borghese- Faranda di Patti, patrocinato dalla FIDAPA di Capo D’Orlando.
Curata dagli insegnanti di lettere delle terze e quarte classi dell’Istituto, l’incontro si è svolto all’insegna della cultura. L’autrice, con dinamicità, versatilità, padronanza e sicurezza, ha tenuto alta l’attenzione degli studenti e degli ospiti presenti, parlando del suo romanzo ambientato al tempo del grande Federico II di Svevia sul quale ha disquisito approfondendo gli aspetti storici e quelli di vita quotidiana con maestria, trasmettendo agli studenti incantati, il suo sapere. Rosamaria Arena ha saputo sapientemente incastonare, in un romanzo dall’ambientazione storica, un giallo intessuto di magia e superstizioni, propri del periodo medioevale, tenendo il lettore, fino all’ultima pagina, con il fiato sospeso e immerso nel mistero.
Coordinata dalla prof.ssa Giuseppina Giancola docente di lettere, l’incontro ha coinvolto gli studenti delle terze e quarte classi dell’Istituto, che hanno arricchito la presentazione con letture di brani significativi, tratti dal romanzo, e con poesie e video realizzati dopo un approfondimento puntuale e meticoloso della storia medievale e di Federico II in particolare. A prendere la parola poi la Dirigente Prof.ssa Francesca Buta, la quale, congratulatasi con l’autrice per l’ottimo lavoro svolto ed auspicandole ancora maggiori successi, ha evidenziato “come sia importante valorizzare le eccellenze del nostro territorio e come l’Istituto pattese abbia da sempre promosso il sapere, attraverso incontri di alta formazione, senza alcuna censura tra cultura umanistica e cultura tecnico-scientifica, anzi approfondendo e valorizzando gli aspetti globali dell’una e dell’altra”.
La Professoressa Rosetta Vitanza, socia della Fidapa di Capo d’Orlando e curatrice della prefazione del libro, ha incentrato il suo intervento sulle costruzioni che l’autrice, all’interno del suo romanzo, ha fatto di nuove memorie del passato che però si riflettono su un ambiente in cui ne permangono i segni dove, come scrive la prof.ssa, “ ancora bisbigliano e si celano misteri e segreti”.
Il libro di Rosamaria Arena è permeato anche di un esauriente e ben documentato excursus archeologico- storico-architettonico , in modo particolare sui castelli federiciani, i quali sono stati illustrati con grande professionalità dal prof. Cosimo Scilipoti, docente di progettazione e costruzioni. Tutto ciò, come ha sottolineato la prof.ssa Giancola, dimostra come le discipline umanistiche possono trovare sinergia con quelle tecniche arricchendosi e arricchendole, in un connubio vincente.
L’autrice, inoltre, ha messo in evidenza la particolarità del linguaggio con cui è stato redatto il libro, che può essere definito, come afferma la prof.ssa Rosetta Vitanza, “ un italiano con interferenze gradevoli del siciliano, il siciliano del nostro territorio”. La scrittrice ha sottolineato, infine, come la conoscenza del territorio che ci circonda e della nostra lingua sia un valore aggiunto che deve portare i giovani a riappropriarsi ed essere orgogliosi della loro identità.