PATTI – Povero topo … poveri i nostri cari, un po’ piu’ di rispetto no
Il cimitero del centro continua a versare in condizioni di totale abbandono e degrado. Vialetti e scalinate dissestati, con seri rischi soprattutto per chi ha difficoltà di deambulazione, erbacce, odore nauseabondo che promana dalle vasche da cui attingere l’acqua per i fiori, ormai “preda” del limo, cestini dei rifiuti stracolmi (con annessa puzza), tombe in pessimo stato, pulizia generale a dir poco carente.
Davvero uno “spettacolo indecoroso” che colpisce la sensibilità di tutti, sia di chi abitualmente vi si reca, sia dei tanti pattesi che vengono a trascorrere le ferie e vanno a far visita ai propri cari defunti, ma, evidentemente, non di chi dovrebbe intervenire per eliminare tale disadoro. Del resto, è un problema che si trascina da tanti anni, per il quale non è mai stata trovata una soluzione.
A rendere ancora più lapalissiano il disinteresse, un topo morto in prossimità di alcune tombe, forse in attesa di una “degna sepoltura”. Al ratto è andata peggio di molti altri che, invece, di tanto in tanto, si vedono scorazzare nel luogo dell’”eterno riposo”. Se il grado di civiltà di una comunità si misura da come viene “tenuto” il cimitero, le conclusioni per Patti sono tremendamente negative e “suonano” un’autentica bocciatura.
Chissà se almeno la “brutta fine” del “povero” topo e la sua permanenza vicino le tombe possano smuovere finalmente le acque e far provvedere ad un serio e tempestivo intervento di recupero e di riqualificazione.
Nicola Arrigo
