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PATTI – Piano di riequilibrio finanziario pluriennale non approvato. E ora ?

PATTI – Piano di riequilibrio finanziario pluriennale non approvato. E ora ?
Novembre 17
19:01 2020

E ora ? Se lo chiedono tanti pattesi dopo aver appreso la notizia che nella seduta di stamattina del consiglio comunale non è stato approvato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale.

A favore hanno votato i consiglieri di maggioranza Virzì, Costanzo, Colonna, Stroscio, Molica e Tramontana, mentre quelli di opposizione Prinzi, Gregorio Nardo, Di Santo, Tripoli, Impalà, Cimino, Salvo e Musmeci si sono astenuti.

Quello della bocciatura era il risultato più paventato e oggi si è materializzato e adesso i consiglieri che appoggiano la sempre più traballante amministrazione Aquino in una nota parlano di ”grave oltraggio alla comunità pattese”.

Nella suddetta nota, non sono affatto “teneri” con i colleghi di minoranza, accusati, senza mezzi termini, di “meri fini elettorali e incomprensibile astio personale nei confronti di sindaco e giunta, ricorrendo al comodo strumento dell’astensione, consapevoli che essa equivale, comunque, a voto contrario”.

La maggioranza va giù in modo ancor più pesante quando rimarca “la malafede e la scarsa conoscenza degli stessi consiglieri, i quali, nei loro interventi, hanno dimostrato di capirci veramente poco, sia della gravità della situazione, che delle conseguenze della bocciatura del piano di riequilibrio. E’ stato preferito fare un vero e proprio salto nel buio, le cui conseguenze potrebbero essere davvero gravi: a breve potrebbe essere messa in discussione seriamente l’erogazione di servizi pubblici essenziali”. 

Il “ritornello” ripetuto dalla maggioranza verte “sugli immani sforzi dell’amministrazione nell’affrontare una ingente mole di debiti fuori bilancio ereditati dalle gestioni passate, risalenti agli anni ’80 e seguenti”. 

Da ignoranti, da semplici “cittadini della strada”, ci chiediamo: ma negli ultimi dieci anni chi ha governato Patti ?

Domanda che, ovviamente, si è posta pure la minoranza, che evidenzia che “la favola di aver trovato tre milioni e mezzo di debiti nel cassetto è molto delicata”.

Anche per questo, nel corso della riunione consiliare di stamattina, è stata depositata una nota con la richiesta che la stessa venga inviata per conoscenza alla Procura della Corte dei Conti, unitamente alla segnalazione del 23 ottobre scorso del responsabile dell’Area Economica e Finanziaria del comune, dottore Carmelo Torre, in cui si comunicava che da una ricognizione generale era emersa una massa passiva di 3.424.429,87 euro, che ha determinato “uno squilibrio strutturale in grado di provocare il dissesto finanziario”.

“Stante la natura e l’entità di tale passività, riconducibile a debiti fuori bilancio, passività pregresse e cartelle di pagamento – denuncia la minoranza – la loro esistenza doveva essere ben nota, mentre nei bilanci di previsione e rendiconti degli anni precedenti non ve n’è traccia”. 

Con ciò, i consiglieri di opposizione hanno anche espresso la propria contrarietà “acchè il sindaco Aquino gestisca la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, a cui è costretto a ricorrere l’ente”.

“Dopo dieci anni di amministrazione – incalza la minoranza – il sindaco, quale assessore al bilancio, non ha la legittimazione e la credibilità politica per gestire un piano di riequilibrio che andrebbe ad incidere sul futuro della città per dieci anni”.

Chiudiamo con la medesima domanda iniziale: e ora ?

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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