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Da molto più di un mese in via padre Pio c’è un evidente pericolo per la circolazione, proprio in prossimità di una curva, su una carreggiata troppo spesso scambiata, da automobilisti e scooteristi, per pista di alta velocità.

Per un lasso di tempo è stato semplicemente segnalato il rischio derivante da un tombino rialzato, con conseguente sfaldamento dell’asfalto.

Poi, si è provveduto ad intervenire, è stato tolto il tombino (appoggiato alla ringhiera del marciapiede), sono stati eseguiti dei lavori, lo scavo è stato coperto con delle tavole e transennato, è stato apposto il cartello segnalante il pericolo per lavori in corso.

Da allora, però, nessun altro intervento; e di tempo ne è passato. Forse manca qualche “pezzo”, che il comune non aveva a disposizione, forse sono sopraggiuinte altre urgenze, ma ciò non giustufica simile ritardo.

Sarebbe il caso che si provvedesse alla sistemazione definitiva, prima che si registri qualche incidente. A meno che non persista, come, purtroppo, sperimentato spesso in passato, la consuetudine che “vuole” che il provvisorio diventi definitivo.

Nicola Arrigo