PATTI – Orientamento scolastico. Scegliere la “strada migliore” tra i vari indirizzi di studio possibili.
E’ tempo di scelte per i ragazzi che quest’anno “lasceranno” la Scuola Secondaria di Primo Grado per “fare ingresso” nella Secondaria di Secondo Grado.
Il tempo di rientrare dalle vacanze natalizie ed è ricominciato il tam tam dell’orientamento, proposto dagli istituti superiori sia in loco sia nelle aule magne delle due scuole medie cittadine, al fine di “chiarire” le idee e di…propagandare – scontato ed ovvio che sia così – la propria scuola, presentando, nei minimi particolari, la propria offerta formativa.
Patti offre sicuramente una vasta gamma di scelta, considerati i vari indirizzi di studio possibili; c’è chi ha già da tempo le proprie convinzioni e non se le lascia scalfire, c’è chi ci sta ragionando, avendo ancora qualche dubbio, c’è chi ancora è nella “confusione” totale e non riesce a decidersi. Normale, visto che per ragazzi di 13/14 anni si tratta della prima, vera scelta importante della vita, da cui potrebbe dipendere il futuro non solo scolastico ma anche lavorativo.
Scegliere significa selezionare, provare a capire quale sia la “strada migliore”, individuare cosa sia più rispondente o più adatto. Ecco perché è importante meditare, riflettere, ponderare, prima di “lanciarsi”; ecco perché è importante saper “leggere”, aiutati da insegnanti e genitori, le proprie inclinazioni e le proprie potenzialità, al fine di operare una scelta più giusta possibile; ecco perché è importante non scegliere solo perché si “vuol seguire” il compagno o la compagna del cuore, sebbene non si sia “portati” per quel tipo di studi; ecco perché è importante il ruolo dei genitori che devono “accompagnare” la scelta ma evitare di operarla al posto dei figli, rischiando di “creare” dei “poveri disadattati” che dopo pochi mesi decideranno, magari, di cambiare indirizzo.
Fino al 31 gennaio, termine ultimo per le iscrizioni (che, ovviamente, dovranno essere poi confermate prima dell’inizio del prossimo anno scolastico), ci sarà chi vivrà ancora giorni di subbuglio e di incertezza, chi ancora “cambierà” continuamente, chi forte delle sue certezze, se ne starà tranquillo.
Fondamentale sarà avere chiaro, con largo anticipo, che qualsiasi indirizzo alla fine si sceglierà bisognerà impegnarsi a fondo, perché non ci sono “scuole migliori” o “scuole dove si studia di più”. Si studia ! Con l’auspicio che la scuola – Liceo o Istituto Tecnico o Professionale che sia – non si limiti solo a fornire nozioni, ma formi la persona, libera, indipendente, capace di pensare con…la propria testa.
Ognuno ha sicuramente delle potenzialità che ogni insegnante deve saper “educere”, trarre fuori, ed è importante che i ragazzi si convincano di questo, perché spesso – e parlo proprio da docente – si abbattono e non ne hanno la benché minima consapevolezza, convinti come sono di essere quasi un “fallimento ambulante”.
Ai genitori e agli educatori il compito di aiutarli in questo cammino di “scoperta”, senza lasciarsi andare a facili anatemi (“Sono vuoti”, “Non conoscono regole”, “Non capiscono niente”, “Non li interessa niente”, “Sono apatici”, “Non sono educati”, etc, etc).
Allora è importantissimo saper scegliere, ma è altrettanto fondamentale saper dare il meglio di sé, trovandosi accanto chi aiuti in questo percorso che va oltre Manzoni, Leopardi, il Teorema di Pitagora, Mazzini e Garibaldi, Kant, disegno tecnico, informatica, fisica, chimica, alternanza scuola-lavoro e tutta al vasta gamma di tematiche proposte. Sempre e comunque !
Nicola Arrigo
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