PATTI – Ordinato ai proprietari immediato intervento su un immobile a tre elevazioni fuori terra, prospiciente la via Roma.
Con provvedimento del sindaco, Gianluca Bonsignore, è stata ordinata ai proprietari (sette in tutto) di un edificio, a tre elevazioni fuori terra, prospiciente la via Roma, ciascuno per quanto di propria competenza e, comunque, in solido: l’immediata effettuazione di un idoneo accertamento tecnico sullo stato dell’intero immobile, diretto a verificare ed attestare la presenza di eventuali rischi, derivanti da possibili cadute di elementi delle strutture e/o altre parti (calcinacci, tegole, eccetera).
In caso di esito positivo, dovranno procedere all’immediata realizzazione di idonei interventi, anche provvisionali, di messa in sicurezza del fabbricato, utili a garantire la pubblica e privata incolumità, nonché a consentire il regolare ripristino della viabilità e la rimozione del ponteggio. Tutto ciò entro dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza.
Questo non è che l’ultimo analogo provvedimento di una vicenda corredata da una serie di ordinanze sindacali, con lo stesso oggetto, iniziata nel 2006, rimaste tutte senza risposte e che, adesso, sta arrivando, forse, all’ultimo atto.
Qualora, dalla predetta verifica – prosegue l’ordinanza – dovessero emergere situazioni di criticità in ordine alla staticità del fabbricato e di quelli confinanti, si ordina l’esecuzione di tutti quei lavori di manutenzione straordinaria, ritenuti indispensabili ad evitare pericoli imminenti e futuri, quali ripristino, consolidamento, adeguamento sismico e restauro conservativo delle strutture, da effettuarsi, in solido, da parte dei proprietari dell’immobile.
I lavori dovranno iniziare entro e non oltre 90 giorni dalla redazione della verifica e sulla base di progetti ed elaborati redatti da un tecnico qualificato e dovranno essere sottoposti all’approvazione delle autorità competenti.
L’esecuzione delle opere di messa in sicurezza dovrà essere effettuata nel rispetto di quanto prescritto dalle norme vigenti, ivi comprese quelle in materia di sicurezza nei cantieri e delle prescrizioni del Regolamento edilizio comunale.
Viene ancora evidenziato nell’ordinanza sindacale che, in caso di ritardo nell’esecuzione da parte dei proprietari stessi o di loro irreperibilità e inottemperanza all’ordinanza, ai citati interventi si provvederà d’ufficio secondo le vigenti norme e senza ulteriore comunicazione, ponendo a carico dei legittimi proprietari, eredi o aventi causa, ogni spesa inerente e susseguenti all’intervento eseguito.
Nell’ultima parte dell’ordinanza sono elencate le sanzioni, civili e penali, cui potrebbero andare incontro gli interessati non ottemperando a quanto disposto.
Responsabile unico del procedimento amministrativo è il responsabile dell’Ufficio Protezione Civile, ingegnere Tindaro Triscari.
Nicola Arrigo
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