PATTI – Oggi e domani 50 giovani della diocesi saranno protagonisti di “Per mille strade… Siamo qui !”
“Due giorni da vivere intensamente, nella gioia e nella condivisione”. E’ l’esperienza che oggi e domani faranno cinquanta giovani della diocesi di Patti che, guidati da don Giuseppe Di Martino, direttore del Servizio di Pastorale Giovanile, e da don Dino Lanza, direttore del Centro Diocesano Vocazioni, saranno protagonisti di “Per mille strade… Siamo qui !”, pellegrinaggio dei giovani italiani (se ne prevedono circa settantamila) con Papa Francesco, in preparazione al Sinodo dei vescovi – sarà la XV Assemblea Generale Ordinaria – che si terrà il prossimo ottobre su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
I giovani della diocesi pattese si sono già messi in cammino per raggiungere il Circo Massimo, che oggi sarà il “cuore” dell’evento. Qui, alle 18,30, si terrà l’incontro con Papa Francesco, che risponderà anche ad alcune domande e presiederà la veglia di preghiera.
Quindi, ci sarà spazio per la musica e lo svago, con la grande festa “Vado al Massimo”, organizzata dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Cei, che inizierà alle 21,30 con Alex Britti, Clementino e Mircoeilcane, accompagnati dalla presentatrice Andrea Delogu.
Il pellegrinaggio proseguirà, poi, con la “Notte bianca della fede”, con l’apertura delle basiliche romane e la possibilità di adorazione, confessione, incontri. I giovani si dirigeranno così verso Piazza San Pietro dove domani, alle 9,30, sarà celebrata la messa e, a seguire, l’Angelus con Papa Francesco.
I giovani della diocesi pattese, che, lo ricordiamo, saranno protagonisti di “Per mille strade… Siamo qui !”mo, hanno preparato l’incontro di Roma con un pellegrinaggio al Santuario di Tindari giovedì scorso, pimpanti e pieni di entusiasmo, sono pronti a “immergersi” in un’esperienza di fede, di gioia, di comunione piena, che farà “vincere” loro la sfatica, la stanchezza, la “perdita di sonno”, un’esperienza sicuramente da raccontare perché sarà tra quelle che “segneranno” la loro vita.
Nicola Arrigo