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PATTI – Mongiove dopo 13 anni di attesa, ha “riavuto” la propria chiesa parrocchiale “Ognissanti”

PATTI – Mongiove dopo 13 anni di attesa, ha “riavuto” la propria chiesa parrocchiale “Ognissanti”
Luglio 31
15:11 2017

Un’emozione forte ha pervaso i residenti della popolosa frazione Mongiove che, finalmente, dopo 13 anni di attesa, hanno “riavuto” la propria chiesa parrocchiale “Ognissanti”. La stessa era stata interdetta, con due ordinanze sindacali, rispettivamente del 2004 e del 2014, a seguito della caduta di intonaci e calcinacci dalla sommità del portico. Anche la torre campanaria, sottoposta a vari sopralluoghi, presentava vistose crepe.

Grazie all’intervento della diocesi di Patti, che ha reperito i fondi necessari (circa 220.000 euro) è stato possibile realizzare i lavori, iniziati nel marzo 2015 e completati il 19 gennaio 2017.

A presiedere la solenne concelebrazione, presenti il sindaco della città Mauro Aquino, il presidente del consiglio comunale Nicola Molica ed altre autorità politiche, civili e militari, è stato il vescovo della diocesi di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco, in una chiesa gremita di fedeli, la cui paziente attesa è stata “premiata”.

Hanno concelebrato don Enzo Smriglio, arciprete della cattedrale “San Bartolomeo” di Patti, don Mauro Giallombardo, parroco di Scala di Patti e don Michele Fazio, parroco di Librizzi.

Il vescovo ha evidenziato l’importanza dell’”essere chiesa”, non tanto quella fatta di mura ma la comunità di tutti i battezzati.

Giustificatamente soddisfatto il parroco di “Ognissanti” don Enrico Pietro Calabrese, che si è battuto anima e corpo affinchè l’edificio sacro potesse tornare fruibile. Nel suo intervento ha avuto parole di ringraziamento per quanti si sono adoperati affinchè “potessimo vivere questo giorno di grazia per la nostra comunità”.

Con i lavori, sono stati sistemati anche i locali attigui all’edificio sacro, che fino al 2014 hanno ospitato, prima di essere chiusi anch’essi per motivi di sicurezza, la scuola materna e che adesso saranno adibiti alle attività della parrocchia.

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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