PATTI – “Lo sport è di tutti”. Al “PalaSerranò”, si è svolta la manifestazione finalizzata a sensibilizzare sulla disabilità, coinvolto le scuola,
La volontà come stimolo determinante per andare oltre ogni limite; lo sport come veicolo fondamentale dell’inclusione. Questo il leit motiv della manifestazione “Lo sport è di tutti”, svoltasi al “PalaSerranò”, finalizzata a, sensibilizzare sulla disabilità.
La, stessa ha coinvolto gli alunni delle quarte e quinte classi della scuola primaria e tutte le classi della Scuola Secondaria di primo grado “Bellini” dell’istituto comprensivo “Lombardo Radice”, che ha promosso e curato la manifestazione, e alcune classi dell’IIS “Borghese Faranda”.
Preziosa la collaborazione del Circolo Tennis Brolo, in primis di Carmelo Arasi, tecnico del tennis in carrozzina – fiduciario Fitp-. “Con la forza di volontà si può raggiungere qualsiasi traguardo – ha evidenziato la dirigente dell’istituto” Lombardo Radice “, dottoressa Antonina Milici -“.
Proprio come dimostrato dal giovanissimo – 11 anni) Andrea Roccamo e da Salvatore Vadta, entrambi in carrozzina. Vasta, tra l’altro, ha recentemente vinto un torneo nazionale a Lecce. I due si sono esibiti davanti al folto pubblico di ragazzi, molti dei quali hanno avuto modo di cimentarsi con la racchetta, seduti su una carrozzina, supportati da Antonio Lo Surdo, pure lui fiduciario Fitp del tennis in carrozzina, e dall’istruttore pattese Paolo Perseu.
La manifestazione è stata l’atto finale del progetto, avviato lo scorso anno, quando, sempre al “PalaSerranò”, giocarono a tennis i ciechi, avente come referente l’insegnante Beatrice Rasizzi Spurio, progetto realizzato grazie a un protocollo d’intesa con il Circolo Tennis Brolo: “Ci tenevo tanto – dice soddisfatta l’insegnante – alla manifestazione per far passare tra i ragazzi il messaggio che la disabilità non è un limite ma una risorsa e che, quindi, se si vuole si può“.
“Iniziative come questa – le fa eco Chiara Rottino, docente di Scienze Motorie dell’IIS” Borghese Faranda “- fanno capire come la volontà possa far superare i limiti e, quindi, anche in carrozzina si può giocare a tennis ad alti livelli“.
“Lo sport – sottolinea Salvatore Vasta – è un grande veicolo di inclusione e permette di affrontare al meglio le sfide della vita“.
Nicola Arrigo
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