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PATTI – “Let’s clean up Europe”. Sulla spiaggia di Marina di Patti coinvolti gli studenti degli istituti cittadini.

PATTI – “Let’s clean up Europe”. Sulla spiaggia di Marina di Patti coinvolti gli studenti degli istituti cittadini.
Maggio 23
18:50 2019

“Let’s clean up Europe” è il progetto che stamattina ha coinvolto, sulla spiaggia di Marina di Patti, studenti dei due Istituti Comprensivi cittadini, “Pirandello” e “Lombardo Radice”, diretti rispettivamente dalle professoresse Marinella Lollo e Grazia Gullotti Scalisi, e dell’IIS “Borghese Faranda”, diretto dalla professoressa Francesca Buta, che, coordinati dalla docente di quest’ultimo istituto, professoressa Enza Stroscio, hanno accolto l’invito della Capitaneria di Porto.

A rendere fattibile l’iniziativa è stata l’associazione “Marevivo” nella persona di Valentina Ricciardello, che ha curato la parte tecnico-logistica.

L’istituto “Pirandello” è stato rappresentato dalle classi quarte della Scuola Primaria di Marina, il “Lombardo Radice”| dalle tre prime classi della Scuola Secondaria di Primo Grado “Bellini”, il “Borghese Faranda” da studenti di tutte le classi e di tutti i corsi. L’amministrazione comunale di Patti ha messo a disposizione sacchi, guanti e gli scuolabus per il trasferimento dei ragazzi.

Non si è trattato di una semplice pulizia della spiaggia, ma di un’attività ancora più importante: sensibilizzare gli studenti alle problematiche ambientali, specie quella delle microplastiche, che molti sconoscono e che, invece, procurano danni inimmaginabili.

“Si è trattato – evidenzia la professoressa Stroscio – di un’attività altamente formativa; intanto, i ragazzi hanno potuto imparare cosa siano le microplastiche. Poi, hanno raccolto quanto trovato sulla spiaggia, lo hanno diviso per categoria di rifiuto e poi catalogato. Così, in seguito, aiuteranno le associazioni ambientaliste a stilare delle statistiche sui rifiuti trovati in spiaggia”.

Addirittura è stato trovato un pezzo di un depuratore che si è rotto due anni fa in Campania. Tali pezzi vengono ritrovati su tutte le spiagge delle coste siciliane, “ciò a dimostrazione – conclude la professoressa Stroscio – del fatto che eventi di tal genere provocano danni per anni ed anni, anche a coste e spiagge lontane da dove si sono verificati i danni stessi”.

L’auspicio, ovviamente, è che la giornata sia davvero servita a far maturare nei partecipanti, dai più piccoli ai più grandi, il desiderio di essere parte attiva per rendere migliore e soprattutto più pulito l’ambiente.

Nicola Arrigo

 
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