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PATTI – Le comunità parrocchiali hanno voluto “far sentire” la propria vicinanza a Papa Francesco con una veglia di preghiera.

PATTI – Le comunità parrocchiali hanno voluto “far sentire” la propria vicinanza a Papa Francesco con una veglia di preghiera.
Febbraio 27
11:33 2025

Anche le comunità parrocchiali di Patti hanno voluto “far sentire” la propria vicinanza a Papa Francesco con una veglia di preghiera, guidata dal Vescovo, monsignor Guglielmo Giombanco, nella Concattedrale “Santi Martiri”.

La veglia è stata ritmata dall’adorazione eucaristica, dall’ascolto della Parola (i brani evangelici della chiamata e del primato di Pietro) e dalla recita dei misteri gloriosi del Rosario.

Nella sua omelia, il Vescovo ha evidenziato che “la nostra è la preghiera di una grande famiglia che prega per il padre“, sottolineando che tale periodo di malattia del Papa “è pieno di fecondità, in quanto egli continua a donare la sua vita per la Chiesa“.

La frase che il Santo Padre ripete alla fine dell’Angelus domenicale, Non dimenticate di pregare per me– ha proseguito monsignor Giombanco – è oggi un accorato invito che il Papa rivolge a tutti noi, perché la preghiera diventi forza per lui e per la Chiesa. La preghiera annulla ogni distanza ed è come un grande abbraccio a Papa Francesco, come se ciascuno di noi gli stringesse la mano e gli dicesse: Coraggio, non sei solo nella sofferenza“.

Sentiamolo vicino – ha esortato il Vescovo, nella certezza che mentre noi preghiamo per lui, egli prega per noi e continua a indicarci la strada da seguire per incontrare Cristo“.

Monsignor Giombanco ha, infine, affidato il Papa a Maria: “Con la sua tenerezza materna gli stia accanto, lo conforti, lo sostenga; il suo amore, come sotto la croce, diventi forza“.

Nicola Arrigo

 
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