Patti24

Ci sono anche due alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo “Pirandello”, diretto dalla professoressa Clotilde Graziano, fra i 20 vincitori (su 600 partecipanti circa delle scuole elementari e medie della provincia) del concorso, indetto dalla Questura di Messina, “L’albero dei desideri”, organizzato in collaborazione con il comune di Messina, la Confesercenti e il teatro “Vittorio Emanuele”.

I partecipanti hanno scritto una lettera in cui rispondevano alla domanda “Cosa desideri dalla Polizia di Stato per un mondo più sicuro ?”, esprimendo i propri “pensieri” in merito all’attività delle forze dell’ordine, nella fattispecie soprattutto della Polizia.

Si tratta di Matteo Cusmà, della 3 D, e di Carlotta Aliberto, della 1 A, il primo premiato per il contenuto della lettera, la seconda per l’originalità.  

Matteo Cusmà ha fatto riferimento “ai supereroi a cui crediamo da piccoli, ma i supereroi veri sono carabinieri, poliziotti, che rischiano la vita per farci sentire più sicuri”.

Carlotta Aliberto, prendendo spunto dal periodo di pandemia, ha immaginato il mondo come “un grande parco giochi”, in cui ognuno potesse vivere serenamente , in cui non facesse mai buio, in cui nessuno avesse paura dell’uomo nero, immagine del male, e dove i poliziotti sono “gli angeli custodi” che proteggono questo parco giochi.

Alla cerimonia di premiazione, oltre ai due alunni vincitori, hanno preso parte la professoressa di Lettere Titti Molica, la referente dell’Educazione alla Legalità dell’istituto “Pirandello”, Marisa Foti, e il sindaco di Patti Gianluca Bonsignore, che ha avuto parole di grande apprezzamento per i due ragazzi, sottolineando che “il premio ricevuto è motivo di vanto e di orgoglio per tutta la città”.

Apprezzamento anche dalla dirigente Graziano che evidenzia come “i ragazzi siano in grado, se adeguatamente stimolati e interessati, a riflettere anche sull’attualità e ad esprimere con spontaneità i propri pensieri. Come sempre, la nostra scuola è pronta a cogliere e valorizzare tutte le occasioni propizie per dimostrare il forte legame con le istituzioni e con il territorio”.

Nicola Arrigo