PATTI – La rivoluzione dell’Oro blu: avviato il telecontrollo sulla centrale idrica del Timeto
È un primo, fondamentale passo verso la rivoluzione idrica del comune di Patti. Con l’avvio del sistema di telecontrollo della centrale dei pozzi del Timeto l’ente di Palazzo dell’Aquila centra un traguardo determinante sul fronte della gestione dei servizi in rete. Da oggi attraverso il nuovo sistema si riuscirà a controllare a distanza tutto ciò che avviene nella centrale di sollevamento: quali pompe funzionano, quanta acqua viene emunta, quanta ce n’è nel serbatoio e quale è il livello di falda. Si tratta di informazioni indispensabili per comprendere in anticipo qualsiasi criticità nell’erogazione del prezioso liquido ai cittadini e consentire di gettare un ponte verso il futuro in vista di potenziali interventi infrastrutturali sulla rete.
«Rete – ha affermato Aquino in conferenza stampa – di cui non esisteva una mappa. Oggi finalmente abbiamo una prima mappatura delle perdite grazie al lavoro svolto dagli ingegneri Giovanni Barone e Giovanni d’Arpa che si sono occupati della progettazione e della realizzazione del nuovo sistema». Il telecontrollo consentirà di realizzare importanti risparmi energetici e di dirottare altrove i nove dipendenti comunali che finora hanno sorvegliato la centrale. «Una forza lavoro che d’ora in avanti sarà impiegata in altre mansioni», ha spiegato l’assessore Franchina. «Sono convinto – ha inoltre aggiunto – che i Comuni debbano garantirsi in rete tutti i servizi, e spero che dopo l’acquedotto sia la volta della rete fognaria».
A spiegare il nuovo sistema di telecontrollo è stato l’ingegnere Barone: «Il sistema – ha detto – fornisce i dati che ci consentono di capire quanta acqua c’è nei pozzi, quanta se ne fornisce all’utente finale, quanta ne va perduta e se c’è un abbassamento della falda». «Il telecontrollo – ha aggiunto l’ingegnere d’Arpa – è basato su tre controllori programmabili: uno al campo pozzi, uno a Croce Segreto e uno a San Giovanni che dialogano fra di loro con tecnologia Gsm /Umts. Il sistema gestisce i livelli dei serbatoi, modulando l’accensione delle pompe sia per l’emungimento dalla falda che per il rinvio ai serbatoi in funzione della richiesta che c’è a valle. In caso di guasti avviene la segnalazione automatica attraverso un messaggio di allerta recapitato direttamente sul telefonino del dipendente comunale incaricato».
Le risorse investite per l’implementazione del nuovo sistema si aggirano sui 40mila euro e provengono dal residuo di un vecchio mutuo di 135mila euro contratto con la cassa depositi e prestiti per l’ammodernamento di alcune linee idriche cittadine. Si tratta di risorse rimaste congelate per anni e che rischiavano di andare definitivamente perdute. L’automazione del sistema acquedottisitico comunale rappresenta uno step fondamentale nel progetto di riordino complessivo del sistema di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua alle utenze pattesi.
Redazione