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PATTI – La professoressa Tinuccia Di Dio riconfermata nel quadro dirigente della Cisl Scuola di Messina.

PATTI – La professoressa Tinuccia Di Dio riconfermata nel quadro dirigente della Cisl Scuola di Messina.
Dicembre 09
07:30 2021

La professoressa Tinuccia Di Dio, di Patti, è stata riconfermata nel quadro dirigente della Cisl Scuola di Messina nel corso del XII Congresso Provinciale tenutosi a Messina.

La docente è da tempo impegnata attivamente in qualità di responsabile del territorio pattese e dei comuni limitrofi. “Difendiamo – evidenzia Tinuccia Di Dio – la scuola democratica, quella che corrisponde a quella della Costituzione democratica che ci siamo voluti dare, quella che, scritta sui fogli, vogliamo diventi realtà”.

La Di Dio indica quale sia, a tal proposito, la strada da seguire: “Essere quello che diciamo, far seguire i fatti alle parole, essere di esempio, mantenerci coerenti, esercitare la trasparenza, la lealtà, osservare il principio di responsabilità senza deroghe. L’etica della responsabilità deve rimanere la nostra stella polare”.

La professoressa Di Dio parla, senza mezzi termini, di “etica della responsabilità, la nostra stella polare” e assicura, in qualità di rappresentante dei colleghi, “professionalità, attenzione, equilibrio, sensibilità e onestà intellettuale”. Quindi, cita anche il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci per evidenziare che “esso scaturisce dalla scelta del ragazzino di offrire tutto quello che aveva – cinque pani e due pesci -, senza riserve”. Tale riferimento per sottolineare che “il futuro riparte da qui, dalle motivazioni e dai desideri che muovono le persone e le società democratiche, in questo grande processo di trasformazione”.

Ringraziando i segretari Francesca Bellia (Cisl Scuola Sicilia), Mariella Falcone (confermata alla guida provinciale), Maddalena Gissi (segretaria nazionale) e Nino Alibrandi (segretario Ust Messina) “per l’ennesima dimostrazione di fiducia nei miei confronti”, la professoressa Di Dio conclude assicurando “la consueta dedizione, perché la libertà è come un muscolo: se non la eserciti si atrofizza e per essere protagonisti del nostro domani dobbiamo esercitarla”.

Nicola Arrigo

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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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