PATTI – La Nuova Rinascita Patti ha espugnato il campo della Torrenovese.
Esordio col botto per la Nuova Rinascita Patti nel girone B del campionato di Promozione di calcio.
Smaltita in fretta l’amarezza per l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Pro Falcone, la squadra allenata da Tinuccio Giarrizzo ha espugnato il campo della Torrenovese, al culmine di una prestazione di spessore.
“Battesimo” migliore non ci poteva essere per la neopromossa compagine del presidente Nunzio Canduci, una grande prova di compattezza di squadra, in cui i difensori, in primis il portiere Oreste Adamo, sono stati superlativi, ma in cui tutti hanno offerto il proprio contributo.
“I ragazzi – evidenzia Salvatore Giarrizzo – hanno fatto una grandissima partita, l’hanno interpretata al meglio anche perché era stata preparata bene. Tutti hanno messo cuore e corsa e credo che abbiamo vinto meritatamente”.
“All’inizio del secondo tempo – aggiunge Giarrizzo – la Torrenovase ha cambiato qualcosa e, allora, ci siamo sistemati, soprattutto dopo il gol, col 4-5-1, puntando tutto sulle ripartenze”.
Dalla delusione all’euforia, quindi, il passo è stato breve: “L’euforia – conclude Giarrizzo – ci vuole, perché noi siamo una matricola e dobbiamo vivere sull’euforia e sull’entusiasmo e, soprattutto, avere una condizione fisica. Così potremo raggiungere prima possibile la salvezza”.
Il gol partita porta la firma di Cristian Spanò che si è procurato il rigore che ha poi trasformato.
Sui meriti del gruppo si sofferma pure il giovane Mario Lunetta, determinante nell’azione decisiva della sfida: “Ognuno ha fatto la propria parte, non abbiamo sbagliato quasi nulla. Sono tre punti fondamentali, considerato che eravamo all’esordio in Promozione”.
Lunetta si proietta già al primo match casalingo della stagione, domenica prossima, al “Gepy Faranda”, contro il Rocca di Caprileone: “Dobbiamo concentrarci al massimo sulla partita perché sicuramente i nostri tifosi si aspettano un risultato positivo. L’obiettivo resta sempre lo stesso: una salvezza tranquilla”.
Nicola Arrigo
| |||||||