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PATTI – “La Guerra è vicina: capire il conflitto in Ucraina”. Studenti del Liceo hanno partecipato a videoconferenza promossa dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale.

PATTI – “La Guerra è vicina: capire il conflitto in Ucraina”. Studenti del Liceo hanno partecipato a videoconferenza promossa dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale.
Marzo 22
19:10 2022

Le classi quinte e qualche altra classe del Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti, diretto dalla professoressa Marinella Lollo, hanno partecipato alla videoconferenza “La Guerra è vicina: capire il conflitto in Ucraina”, promosso dall’Ispi, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. 

La videoconferenza è stata moderata dal ricercatore Nicola Missaglia, dall’assistente ricercatore Alberto Guidi, dal professore e ricercatore associato Gianluca Pastori, dall’analista politica e ricercatrice esperta della Russia Eleonora Tofuro Ambrosetti e dalla giornalista Marta Serafini inviata in Ucraina (Leopoli) del Corriere della Sera.

La conferenza di carattere informativo ha inteso sintetizzare le varie cause che hanno condotto al conflitto Russia-Ucraina, attraverso un’analisi delle vicende storiche e culturali.

Dopo una breve introduzione, è stata data la parola all’inviata Marta Serafini in collegamento da Leopoli, la quale ha brevemente illustrato la situazione esistente prima dell’invasione dell’Ucraina, iniziata il 24 Febbraio 2022: “Già nell’ottobre 2021 gli Stati Uniti avevano segnalato uno spostamento di truppe militari in Crimea e da qui poi si è arrivati all’effettiva invasione, che ha portato diversi paesi ad incitare i propri cittadini residenti in Ucraina a tornare in patria”.

In seguito il ricercatore Alberto Guidi ha illustrato le tre diverse risposte degli stati del mondo al conflitto: “Da una parte i  governi occidentali hanno varato una serie di sanzioni, dall’altra i privati hanno intrapreso azioni di boicottaggio nonché la chiusura dei negozi in Russia; infine la posizione di condanna internazionale assunta dalla comunità internazionale e dalle Nazioni Unite, seppur non unanime”.

“Sii tratta  – ha aggiunto Guidi – di un conflitto asimmetrico, a livello di proporzioni si potrebbe fare un paragone con le figure bibliche di Davide e Golia; basti pensare ai 900 mila soldati russi contro i 196 mila ucraini o ancora ai 15 mila carri armati russi contro i 3 mila ucraini”.

Alla fine della conferenza gli studenti si sono soffermati in particolare sul fatto che si tratti in piccola parte di una guerra civile, in quanto buona parte degli ucraini è russofona. 

Contradditorio poi il fatto che la Nato e diversi paesi europei offrano sostegno, com’è giusto che sia, all’Ucraina, ma molto spesso dimenticandosi di altri paesi in guerra dove non hanno interessi, non solo a livello di aiuti umanitari, ma anche di fornitura di armi per combattere.

Infine si è anche sottolineata la poca consapevolezza politica da parte di Zelensky, colui che è visto come il “buono” contro il “cattivo” Putin, senza però ricordare che la guerra presenta sempre due facce della stessa medaglia.

“In guerra – hanno ribadito gli studenti –  non esiste né l’“assoluto bene” né l’“assoluto male”;  insomma in guerra non è possibile parlare di divisione manichea, ma semplicemente bisognerebbe auspicare una quiete dopo la tempesta, insomma alla pace”.

Nicola Arrigo

 
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