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PATTI – La gente che teneva viva la vita in paese, nelle piazze e tra le strade.

PATTI – La gente che teneva viva la vita in paese, nelle piazze e tra le strade.
Novembre 18
12:26 2021

Fino a qualche decennio fa Patti era ritenuto uno dei paesi più importanti e interessanti della provincia di Messina sia per la sua storia millenaria, sia perché vi operavano tanti istituti scolastici, ma anche e soprattutto per il  commercio (operavano, tra l’altro,  tre grosse industrie – Wagi, Tyndars e quella delle ceramiche-) e  perché era un paese “vivo” e ricco di iniziative nei diversi settori.

Anche l’edilizia era molto attiva e dava lavoro a centinaia di persone, così come il tempo libero era parte integrante della vita dei pattesi, specie nel pomeriggio fino a sera, come fosse un rito, quando piazze e strade cittadine si riempivano di gente che trascorrevano il tempo in lunghe discussioni e passeggiate.

Tutto questo, oggi, è solo un ricordo perché la stragrande maggioranza dei punti vendita, soprattutto di alimentari, sono scomparsi.

Le zone storiche  del commercio, come Piazza Niosi, via Verdi, via Vittorio Emanuele, via Garibaldi, un tempo pieni di negozi, soprattutto di tessuti e abbigliamento, ma anche di alimentari, frutta e verdura hanno “resistito” fin quando è stato possibile poi, anche loro, hanno dovuto ammainare bandiera alla ricerca di nuove attività, sebbene, ultimamente, si stia provando a… “ripartire”.

Sicuramente, un duro colpo lo hanno assestato i numerosi supermercati che sono stati aperti a Patti e “catturano”, tutto l’anno, i clienti specie attraverso le continue promozioni commerciali. Oggi, nell’area di Piazza Niosi, ci sono una rivendita di tabacchi con annesso negozio  di alimentari, un bar e, da poco, anche un locale da ristoro e, nelle altre zone ricordate prima, non esiste più alcuna attività commerciale.

Ma l’aspetto più allarmante e più triste è l’assenza  dalle piazze e dalle strade di quella marea di gente che teneva viva la vita in paese, che, spesso, si incontrava anche con gli amici dei paesi vicini. Una situazione, quindi, che deve fare riflettere e, soprattutto, fa emergere la necessità di giungere ad una inversione di tendenza per tornare ad essere quello che Patti era fino ad alcuni anni fa, vale a dire un punto di riferimento per gli acquisti ma anche per gli incontri fra le persone.

Occorre cancellare quella solitudine che possiamo chiamare anche tristezza, che si registra tutti i giorni.  E’ desolante lo spettacolo che, specie nei pomeriggi e a sera, si presenta agli occhi di tutti quando per le strade cittadine si incontra solo qualche cane randagio in cerca di un… osso, situazione che diventa più spettrale se si considera che  l’illuminazione pubblica lascia anch’essa molto a desiderare e le tante case abbandonate  (in via Garibaldi, via Nicolò Gatto Ceraolo, via Vittorio Emanuele), vale a dire in quello che un tempo poi non troppo lontano era il cuore della città,  tanto per citarne alcune.

Nicola Arrigo

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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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