PATTI – Inusuale, ma è pur sempre…Venerdì Santo
Ed ecco un altro giorno di….vuoto, di silenzio, di ciò che poteva essere e non sarà. Un Venerdì Santo inusuale, senza la suggestiva processione delle “varette”, un Venerdì Santo in cui sarà possibile seguire la celebrazione della Passione del Signore attraverso i social, un Venerdì Santo in cui, da pattesi, sentiremo che ci mancherà “qualcosa”, un Venerdì Santo in cui, probabilmente, come Gesù, faremo l’esperienza dell’abbandono e della sofferenza, interiore più che fisica.
Ma è pur sempre…Venerdì Santo, il giorno in cui l’”Uomo dei dolori” dona la vita per la redenzione e allora, pur se a casa, pur se con la mente stasera “riandremo” a pensare che a quell’ora la processione sarebbe stata a tal punto della città, pur se la nostalgia ed i “perché” potranno prendere, per l’ennesima volta in questo mese, il sopravvento, sperimentiamo il silenzio. Non quello delle strade vuote, non quello delle scuole e delle chiese chiuse, ma quello dell’anima. Un silenzio che “dice” accettazione e non rassegnazione, che “dice” meditazione e non distrazione, un “silenzio” che ci ricorda quanto sarebbe bello, ogni tanto, e non solo nelle circostanze particolari e difficili, fermarsi a contemplare il Crocifisso.
E’ vero, mancherà la processione delle “varette”, Patti stasera sarà più povera e sola, ma ciascuno, in se stesso, con la propria famiglia, potrà ugualmente (magari seguendo in televisione la Via Crucis guidata da Papa Francesco in Piazza San Pietro) sperimentare la…processione del cuore, di un cuore che, appunto, procede verso il Crocifisso che agli occhi degli uomini è sembrato un fallito ma per gli occhi della fede è il Salvatore, che sul patibolo spalanca le sue braccia per stringerci tutti nel suo infinito amore.
Nicola Arrigo
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