PATTI – Impalà, Cimino e Gregorio Nardo chiedono di inserire in consiglio comunale il punto su stabilizzazione personale Asu del comune.
I consiglieri comunali Federico Impalà, Natalia Cimino e Mariella Gregorio Nardo hanno inviato una nota al sindaco Mauro Aquino, e per conoscenza al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con la quale chiedono “di inserire quanto prima in consiglio comunale il punto riguardante la stabilizzazione del personale Asu del comune “circa 50 lavoratori che, come sosteniamo da due anni, hanno diritto ad un degno contratto di lavoro stabile e soprattutto a tempo indeterminato”.
“La Regione siciliana ancora non ha trovato una norma univoca e specifica – denunciano i tre consiglieri – che metta la parola fine al precariato degli Asu; bensì di anno in anno si sono approvate delle norme in grado di prorogare il loro impiego presso i comuni siciliani. Alla categoria non spetta alcun diritto lavorativo; non a caso percepiscono un’indennità di disoccupazione che fino a ottobre 2018 veniva erogata direttamente dall’Inps. Successivamente tale somma, poco meno di 600 euro, sarebbe dovuta essere erogata direttamente dalla Regione Siciliana, ma a detta degli stessi Asu la spettanza non viene corrisposta, ad oggi, con alcuna regolarità. Da sempre riteniamo necessario dare dignità sociale e lavorativa, sicurezza e stabilità alle famiglie dei lavoratori Asu”.
“E’ di fine dicembre 2020 – incalzano Impalà, Cimino e Gregorio Nardo -, la sentenza 279/2020 della Corte Costituzionale, che di fatto dà il via libera alla Regione Siciliana per stabilizzare i circa 10000 lavoratori tra Asu e Lsu, dichiarando inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 3, della legge regionale del 6 agosto 2019, n.15 (collegato alla legge di stabilità regionale per l’anno 2019 in materia di autonomie locali), promosse dal Presidente del Consiglio dei ministri. I sindacati dei lavoratori Asu dicono che per la stabilizzazione dei 5.000 lavoratori non servono risorse in più, ma la storicizzazione della spesa. Approvare il provvedimento per le forze politiche all’Ars, quindi, è solo una questione di volontà” Impalà, Cimino e Gregorio Nardo si soffermano pure sulle “responsabilità comunali”.
“Il sindaco Aquino avrebbe potuto stabilizzare i lavoratori Asu assieme agli altri precari storici stabilizzati a fine 2019 ma è mancata di certo la volontà politica; la stessa volontà politica che ha portato nel comune di Bagheria, ad esempio, a stabilizzare i propri dipendenti Asu a tempo indeterminato e parziale, 50%. Sono decine i comuni virtuosi in Sicilia che hanno dato dignità a tutti i propri lavoratori; a quanto pare, Patti, non è tra questi. Bisogna adesso chiedersi se è accaduto per mera incapacità del sindaco Aquino, per mancanza di volontà politica o per frivola gestione economica che ha condotto il comune sul baratro del pre-dissesto”.
“Da qualche mese – conclude la nota – l’opposizione sta cercando in tutti i modi di sviscerare tutti i documenti economico – contabili che hanno condotto il comune a dover scegliere tra riequilibrio finanziario e dissesto, scelta difficilissima da attuare. Di certo non vogliamo pensare che qualcuno voglia usare la storia del pre-dissesto, generato da Mauro Aquino, per far credere ai lavoratori Asu che se l’opposizione non vota il riequilibrio finanziario non avverrà mai la loro stabilizzazione. E’ chiaro che sono temi questi che viaggiano su binari differenti e con responsabilità nette e contrapposte”.
Nicola Arrigo
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