PATTI – Il Teatro a Patti: bilanci e futuri scenari, parla la direttrice artistica Anna Ricciardi
La stagione teatrale Caustica si è appena conclusa con il successo di Geografie Labili del trio di coreografi Bellitti – Bertuccelli – Romeo, molto applauditi dal pubblico pattese. E adesso, come ogni anno, è tempo di bilanci. A parlare, naturalmente, è la direttrice artistica Anna Ricciardi che traccia un resoconto dei risultati ottenuti non solo nell’ultimo anno ma a partire dal 2012: «Quattro stagioni in cui si sono avvicendati spettacoli e attori di prestigio, artisti di grande valore insieme alle giovani promesse del fertile territorio pattese; drammaturgie classiche e moderne, riscritture e rielaborazioni, regie superbe e sperimentali; tanti applausi, tante riflessioni, tante emozioni, tanti confronti e certamente tanti margini di miglioramento».
Tante le difficoltà per far quadrare aspetti artistici e logistica, ma «grazie all’ufficio Turismo, nella persona della dott. Panissidi, l’impresa è andata in porto», spiega la Ricciardi, che rivendica un lavoro strabiliante sotto il profilo promozionale grazie all’allestimento di stagioni da teatro stabile. «Patti – è il commento della direttrice artistica – come teatro non esisteva nelle mappe o nei circuiti teatrali invernali; ora c’è uno storico importante, ci sono referenze che permettono di muoverci con credenziali più alte. Racconto sempre che per i primi due anni era necessario spiegare ai produttori che il teatro di Patti aveva alle spalle la storia del teatro greco di Tindari. Adesso non solo posso dire che il teatro di Patti ha la stagione estiva del teatro greco, ma anche una sua autonoma stagione invernale».
Ovvio il ringraziamento al sindaco, «creatore – dice Anna Ricciardi – di questa operazione culturale coraggiosissima. Quando abbiamo aperto il teatro comunale, sul finire del 2011, e avviato la prima stagione, il Teatro Valle di Roma alzava le barricate e veniva occupato e molti teatri italiani cominciavano l’inesorabile chiusura delle loro attività». Patti non è rimasta illesa dalla crisi, ma il pubblico non si è tirato indietro: «La stabilità media del numero di abbonati annuale, pari a cento, può considerarsi un buon risultato. Certo – avverte la Ricciardi – non ci accontentiamo e bisogna migliorare». Come? «Innanzitutto coinvolgendo i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado in modo massiccio, perché non immaginiamo un teatro senza ragazzi». E qui interviene l’assessore alla Politiche giovanili, determinato ad arare il terreno affinché i ragazzi si sentano protagonisti e non solo spettatori: «La formazione teatrale è formazione per la vita», ha detto il giovane Fabio Longo.
Adesso occhi puntati sul Tindari festival che riparte con la seconda edizione del Premio Parodos: «Proprio qualche mese fa – ha spiegato Anna Ricciardi – il vincitore della scorsa stagione ha calcato le scene del Vittorio Emanuele di Messina e dello Joppolo di Patti con un clamoroso successo. Tengo moltissimo a Parodos perché è una creatura pura, porta il seme della speranza ed è un po’ l’emblema di ciò a cui stiamo lavorando da molti mesi».
Redazione