PATTI – Il sindaco interviene su situazione covid-19 e scuole aperte
Tre persone in isolamento si sono negativizzate e non si è registrato alcun’altra positività. Lo ha detto il sindaco Mauro Aquino, nel corso del suo intervento su facebook in merito alla situazione covid a Patti, per cui, al momento, in città, i soggetti positivi sono 18, asintomatici o con scarsi sintomi, di cui solo un ricoverato in una clinica a Messina.
Il primo cittadino ha “approfittato” per chiarire, con tono forte e deciso, il motivo per cui domani gli alunni della scuola primaria e della prima della secondaria di primo grado andranno regolarmente a scuola.
Aquino ha tratto spunto da quanto letto sui social, esternando la propria “sorpresa e amarezza per alcune esternazioni e per vari commenti”.
“Trattandosi di un’ordinanza regionale e, quindi, sovra comunale, Non spetta al sindaco – ha premesso – prevedere delle prescrizioni più stringenti se non sono sostanzialmente giustificate dall’andamento dei contaghi. Pur nella serietà della situazione, essa non è talmente grave, allarmante, preoccupante per assumere tali decisioni”.
Aquino ha insistito soprattutto sul fatto che qualcuno ha scritto che “i nostri figli sono considerati carne da macello”. “Mi rifiuto – ha rintuzzato – di sentire tali affermazioni. Io non considero carne da macello alcun bambino della nostra città e mio figlio, che frequenta la quinta elementare, domani andrà regolarmente a scuola”.
“Se le scuole rimangono aperte – ha insistito il sindaco – è perché obiettivamente non c’è l’urgenza di un provvedimento stringente. La scuola in presenza, soprattutto per i più piccoli, è importante. Essa non è solo luogo dove si impara, ma anche di socialità, che è ancor più importante dell’apprendimento”. “Abbiamo – ha proseguito – l’obbligo morale e giuridico di garantire ai nostri figli di poter andare regolarmente a scuola. Gli allarmi sono del tutto ingiustificati”.
Il primo cittadino ha avuto parole di elogio per i bambini e i ragazzi: “Io non ho visto, in quasi un anno di emergenza, persone attente, disciplinate, rispettose delle regole come i nostri figli. Le aule sono i luoghi più sicuro del nostro territorio, grazie anche all’opera dei dirigenti e degli insegnanti. I casi di contagio non riguardano le scuole, ma derivano da festicciole in casa o da comportamenti sbagliati fuori dalla scuola”. “Semmai – ha rimarcato – i genitori si intrattengono all’esterno della scuola in amabili conversazioni, magari senza mascherina o senza rispettare il distanziamento. Quelli sono i comportamenti sbagliati, lì dobbiamo essere più attenti”. “Recuperiamo tutti – ha esortato in chiusura Aquino – la serenità e la capacità di vedere le cose per quello che sono, con calma ed equilibrio”.
Nicola Arrigo
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