PATTI – Il decreto del Vescovo sui luoghi sacri giubilari
“Ora è giunto il tempo di un nuovo Giubileo, nel quale spalancare ancora la Porta Santa per offrire l’esperienza viva dell’amore di Dio” (Francesco, Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025 Spes non confundit, n.6).
In particolare, attraverso il dono di grazia che è l’Indulgenza giubilare «tutti i fedeli veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato (cfr. Enchiridion Indulgentiarum, IV ed., norm. 20, § 1) e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio» (Penitenzieria Apostolica, Norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo Ordinario dell’anno 2025, 13.05.2024, incipit).
Per conseguire l’indulgenza è necessario trovarsi in stato di grazia almeno al termine delle opere prescritte (cfr. Enchiridion Indulgentiarum,lY ed., norm. 17, § 1).
Vista la Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’anno 2025, Spes non confundit, in cui il Santo Padre evidenzia che: <<il pellegrinaggio esprime un elemento fondamentale di ogni evento giubilare.
Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita. Il pellegrinaggio a piedi favorisce molto la riscoperta del valore del silenzio, della fatica, dell’essenzialità. Anche nel prossimo anno i pellegrini di speranza non mancheranno di percorrere vie antiche e moderne per vivere intensamente l’esperienza giubilare» (Spes non confundit, 5); – viste le Norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo Ordinario dell’anno 2025 della Penitenzieria Apostolica, in cui, tra i luoghi di pellegrinaggio per conseguire l’Indulgenza Giubilare si indicano, nelle circoscrizioni ecclesiastiche diverse da Roma e dalla Terra Santa, «la Chiesa cattedrale o altre chiese e luoghi sacri designati dall’Ordinario del luogo» (Penitenzieria Apostolica, Norme,l);
– consultato il Consiglio Pastorale nella seduta det 12.09.2024;
– come già preannunciato nella Lettera pastorale alla comunità diocesana Camminiamo secondo lo Spirito, 7 .2.c;
– per tutta la durata dell’Anno Santo, che nelle Chiese particolari avrà come data di apertura il 29 dicembre 2024 e terminerà domenica 28 dicembre 2025 (cfr. Spes nonconfundit,6),
DESIGNO
Chiese Giubilari, per i pellegrinaggi, nella Diocesi di Patti:
la Basilica Cattedrale “San Bartolomeo” in Patti, la Basilica Santuario Maria SS. del Tindari” in Patti – fraz. Tindari; il Santuario di “Santa Croce – Scala Coeli in Santo Stefano di Camastra.
«Altresì, i fedeli potranno conseguire l’Indulgenza giubilare se, individualmente, o in gruppo, visiteranno devotamente qualsiasi luogo giubilare e lì, per un congruo periodo di tempo, si intratterranno nell’adorazione eucaristica e nella meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e invocazioni a Maria, Madre di Dio» (Penitenzieria Apostolica, Norme,I).
Attese quindi le Norme della Penitenzieria apostolica riguardanti tali pie visite ai luoghi sacri, negli altri luoghi del mondo al di fuori di Roma sono luoghi di pia visita «qualsiasi Basilica minore, chiesa cattedrale, chiesa concattedrale, santuario mariano nonché, per l’utilita dei fedeli, qualsiasi insigne chiesa collegiata o santuario designato da ciascun Vescovo diocesano>> (Penitenzieria Apostolica, Norme,II) e, di conseguenza,
nella Diocesi di Patti sono luoghi di pia visita:
– la Chiesa Concattedrale ‘Santi Martiri del XX secolo” in Patti;
– il Santuario de1l”‘Annunziata” in Ficarra;
– il Santuario “Maria SS. di Capo d’Orlando” in Capo d’Orlando;
– il Santuario “Maria SS. delle Grazie” in San Fratello;
– il Santuario della “Madonna dei Miracoli” in Mistretta;
– il Santuario “Maria SS. della Catena” in Tusa – fraz. Castel di Tusa.
Inoltre, per favorire ulteriormente 1a possibilità di ottenere l’Indulgenza Giubilare,
DESIGNO
come luoghi di pia visita, nella Diocesi di Patti, i seguenti santuari:
– Santuario dell”‘Ecce Homo” in Piraino;
– Santuario di “San Cono” in Naso;
– Santuario di “San Calogero” in San Salvatore di Fitalia;
– Santuario di “San Giacomo” in Capizzi.
Come previsto inoltre della suddette norme, «i fedeli veramente pentiti che non potranno partecipare alle solenni celebrazioni, ai pellegrinaggi e alle pie visite per gravi motivi (come anzitutto tutte le monache e i monaci di clausura, gli anziani, gli infermi, i reclusi, come pure coloro che, in ospedale o in altri luoghi di cura, prestano servizio continuativo ai malati), conseguiranno l’Indulgenza giubilare, alle medesime condizioni se, uniti in spirito ai fedeli in presenza, particolarmente nei momenti in cui le parole del Sommo Pontefice o dei Vescovi diocesani verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione, reciteranno nella propria casa o là dove per impedimento li trattiene […] il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita» (Penitenzieria Apostolica, Norme, II).
«Inoltre, i fedeli potranno conseguire l’lndulgenza giubilare se, con animo devoto, parteciperanno alle Missioni popolari, a esercizi spirituali o ad incontri di formazione sui testi del Concilio Vaticano II e del Catechismo della Chiesa Cattolica, da tenersi in una chiesa o altro luogo adatto, secondo la mente del Santo Padre» (Penitenzieria Apostolica, Norme, II).
Nonostante la norma secondo cui si può conseguire una sola Indulgenza plenaria al giorno (cfr. Enchiridion Indulgentiarum, IV ed., norm. 18, §1), i fedeli che avranno emesso l’atto di carità a favore delle anime del Purgatorio, se si accosteranno legittimamente al sacramento della Comunione una seconda volta nello stesso giono[durante la celebrazione Eucaristica], potranno conseguire due volte nel medesimo giorno l’Indulgenza plenaria, applicabile soltanto ai defunti» (Penitenzieria Apostolica, Norme III).
Infine, «in modo più peculiare, proprio ‘nell’Anno Giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio” (Spes non confundit,l0): l’Indulgenza viene pertanto annessa anche alle opere di misericordia [corporale e spirituale] e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa» (Penitenzieria Apostolica, Norme III) .
Per favorire l’accesso al sacramento della Penitenza e al perdono divino, tutti i sacerdoti sono esortati «ad offrire con generosa disponibilità e dedizione di sé la più ampia possibilità ai fedeli di usufruire dei mezzi della salvezza, adottando e pubblicando fasce d’orario per le confessioni, in accordo con i parroci o i rettori delle chiese limitrofe, facendosi trovare in confessionale, programmando celebrazioni penitenziali a cadenza fissa e frequente, offrendo anche la più ampia disponibilità di sacerdoti che, per raggiunti
limiti di età, siano privi di incarichi pastorali definiti.
A seconda delle possibilità ci si ricordi altresì, in conformità al Motu proprio Misericordia Dei l2l dell’opportunità pastorale di ascoltare le Confessioni anche durante la celebrazione della Santa Messa [se sono disponibili altri sacerdoti]» (Penitenzieria Apostolica, Norme III).
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo, > ( cf. 2 Cor 5,20b) e con la Chiesa, che peccando abbiamo ferito, e consegniamoci fiduciosi nelle mani amorevoli della Misericordia di Dio, per sperimentare l’unica Speranza che non delude, Cristo Gesù Nostro Signore, sostenuti dalla materna preghiera della Vergine Maria Madre della Speranza.
Redazione da nota stampa
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